Le poesie di un cuore giovanile

É questo quello che siamo

"Quindi che si fa?" chiese cuore a cervello.

Quella rivelazione lo ha distrutto.

Ricorda ancora cosa disse.

" Quando tornerò ci saranno dei cambiamenti" disse suo padre.

" E che cambiamenti?" chiese lei sapendo già cosa stava per dire.

" Eh dei cambiamenti" rispose a sua volta il padre.

Ci fu un momento di silenzio.

" Divorziate?" chiese lei spezzando quel filo leggero di dubbi.

" Divorziate é una parola grande, ma separazione sicuramente"

Altro momento di silenzio.

Lei lo sapeva, lo aveva capito, ma dentro di lei si forma un nodo alla gola, il naso inizia a pizzicare e gli occhi sfocano velocemente formando un velo di lacrime impercettibili che cercava di tenere dentro.

Il padre, a sua volta, cercava di reprimere le lacrime che si creavano dentro di lui.

Lui sorrideva.

Lei si immaginava la sua ultima cena tutti insieme, la sera stessa, le risate di quando era bambina, i momenti della maratona di film e tutti quei ricordi che una volta la facevano sorridere, ma che adesso erano inspiegabilmente diventate lame che la colpivano velocemente.

Cervello ricordava tutto.

" E che cosa dovremmo fare, cuore, non c'è più nulla da fare" disse cervello.

Cuore rimase sbalordito, non era mai successo.

" Ma cervello, io sono a pezzi, non mi incolli più?" chiese innocentemente cuore.

" Che senso ha se poi ti spezzi ancora" disse.

" Almeno ci proviamo"

" Ci abbiamo provato e abbiamo fallito. Ci abbiamo provato ancora e indovina un po'? abbiamo fallito ancora. Non c'è più niente per noi qui. Falliremo, é questo che succede a quelli come noi" disse cervello.

" Quelli come noi?" chiese cuore.

" Sì, quelli come noi. quelli sensibili, quelli che si preoccupano per tutti, quelli che amano e non sanno fare altro" disse cervello saggiamente.

" E cosa succede a quelli come noi?" chiese cuore.

" Spariscono" disse cervello spegnendosi lentamente.