problemi di stato

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Come al solito sono in sede e Choji mi tiene le mani come se dovesse farmi la manicure.

«Hai le mani gelate, Kento-chan»
Mi guarda come se fosse un problema mondiale.
Ormai dovrebbe saperlo che le mie mani sono così e che metto i guanti anche se non servono a niente.
Jo ci dà una breve occhiata divertita dal commento dell' amico e poi torna a guardare alcuni ragazzi che parlano vicino al palco.

«guarda che è normale, non ne fare un problema di stato»
Gli faccio un sorriso rassicurante che ricambia quasi subito prima di giocare con l'anello che indosso.

Faccio parte delle teste di leone poco. Sono l'unico componente femminile e sono abbastanza forte, nel senso me la cavo quando finiamo nei casini.
È stato il " non-bambino psicopatico" che ho di fronte a convincermi. Prima non avevo mai pensato di unirmi ad una gang.

«oggi che si fa?»
Si girò verso il moro dietro di lui , senza smettere di giocare con l'anello.
Jo mi ha detto che prima di una specie di festa ( cioè fare a botte in un giorno preciso), Choji non era così. Era, come si può dire..., uno stronzo carino.
~Però gli vogliamo bene comunque perché adesso è tornato buono~ È grazie al capo del Fuurin se è tornato una testa di cavolo dolce.

«andiamo a fare una passeggiata, ti va?»
Il ragazzo annuì tutto contento trascinando me e il moro fuori dal cinema abbandonato.
Ci incamminiamo verso il ponte della ferrovia senza farci troppo caso.

Mi piace la loro compagnia. Ci ho messo molto a fidarmi veramente di loro. Dopotutto ho avuto solo un' amico a cui tenevo veramente e ha finito per spezzarmi il cuore.

«Kento-kun,  come mai tutta sta voglia di camminare?»
Jo si affiancò al nanetto che mi teneva la mano come se fossi la sua badante.
Stavo per rispondergli quando delle voci attirarono la nostra attenzione.
Cinque ragazzi del Furrin che giravano come noi.
Allora, non è che siamo nemici, perché alla fine abbiamo stretto amicizia, solo che che un po' in allerta ci stai.

Gli ho passati in rassegna con lo sguardo.
Uno aveva i capelli rosa e i piercing;
Uno era spesso e sembrava un buttafuori;
Uno era abbastanza bello e aveva la benda e vicino a lui c'era un biondino che faceva tenerezza.

«Ciao, othello»
Mi sono girata verso il  ragazzo che il moro aveva salutato e ho sentito qualcosa incrinarsi dentro di me. Mi sembrava di essere appena stata pugnalata ed mi sentivo persa.

«Kento-chan?»

~~Non starmi troppo vicino,
finiresti per odiarmi
Non respirare i miei pensieri,
moriresti soffocata
Non guardare con i miei occhi,
potrebbe non piacerti
e non usare le mie frasi,
potresti non saper dar risposte
Non cercare il giusto,
forse,
non è sempre ciò che sono..
e ora che sei sola,
guarda nei miei pensieri,
ma fallo,
entrando là, dove ieri
eri convinta di farne parte.
E adesso che sai,
sazia la tua fame di lacrime
e sfoga,
urlando il tuo odio..
e forse un giorno
mi perdonerai...~~

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