questione di sguardi

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«Kento-chan?»
Sentì la mano di Choji stringere la mia riportandomi alla realtà.
Ero disorientata per il semplice motivo che conoscevo il ragazzo dai capelli e occhi bicolore.
Come potevo non ricordarmi che sarebbe andato a Fuurin.
Sono un' idiota.

Lui mi guardò. Era impossibile non riconoscermi. Avevamo passato troppi anni a tenerci compagnia e a proteggersi a vicenda.
Quando sostenni il suo sguardo, aveva assunto uno sguardo vuoto, quasi freddo. Lo aveva capito che non sarei mai riuscita ad odiarlo neanche dopo quello che mi aveva fatto. Una parte del mio cuore batteva ancora per lui.
Però mi faceva soffrire. Mi guardava come se volesse obbligare ad andarmene, mi stava rifiutando con lo sguardo.

Interruppe il contatto visivo solo quando Jo disse che dovevamo andare.  Non avevo ascoltato il discorso degli altri, ero troppo concentrata su Sakura. Anche quando ritornammo indietro pensavo a lui.
Che stupida.

«Kento-chan. È da quando abbiamo visto quei tipi che non  parli»
Choji mi guardava di nuovo preoccupato-che carino-.
Invece di pensare ai problemi della gang, pensa a me.

«Nom ti preoccupare. Sarà solo stanca»
Mi girai verso il moro. Aveva capito che c'era qualcosa che non andava tra me e Sakura. Lo si capiva da come mi guardava.
Grazie
Avrei voluto dirgli. Non volevo che Choji si preoccupasse così tanto e, con le parole di Jo, si era un po' tranquillizzato.

Era abbastanza tardi quando tornai a casa. Mi avevano, praticamente, obbligata di andare a riposare anche se non volevo.
Non ebbi neanche il tempo di cambiarmi che ricevetti un messaggio dal moro dove mi chiedeva di parlargli di cosa avevo il giorno dopo, dopo che fossi uscita da scuola.
Più tardi mi scrisse anche il piccolo iperattivo per sapere come stavo.

Ciao, questo capitolo è un po' più corto. Cosa ne pensate?

                                       Jenny ❤️

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