Capitolo 10 : Sotto le Luci della Discoteca

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Pov Fang

Osservai Edgar allontanarsi e mi rivolsi a Kieran, che mi guardava con un misto di preoccupazione e rabbia. "Davvero, Kieran, sei qui solo per caso?" chiesi, alzando un sopracciglio.

Kieran sorrise, ma il suo sorriso non raggiunse gli occhi. "Sì, stavo solo cercando di rilassarmi. Non c'è bisogno di allarmarsi."

Mi sentivo ancora agitato. "Non mi piace quando le cose sembrano sospette," dissi, cercando di mantenere la calma.

Kieran si avvicinò e mi mise una mano sulla spalla. "Ascolta, Fang. So che sei preoccupato, ma devi fidarti di me. Sono qui per aiutarti."

Sospirai, cercando di rilassarmi un po'. "Va bene. Ma dobbiamo essere cauti. Non voglio che nessuno si faccia male."

Kieran annuì. "Hai ragione. Dobbiamo stare attenti."

Mentre la musica continuava a pulsare intorno a noi, ci sedemmo a un tavolo in un angolo della discoteca. Parlammo per un po', cercando di capire chi fosse l'uomo misterioso e cosa volesse da me. Kieran sembrava sincero nelle sue preoccupazioni, ma qualcosa mi diceva che c'era di più dietro la sua apparizione.

"Sai, Edgar è un bravo ragazzo," dissi a un certo punto, cercando di cambiare argomento. "Mi sta davvero aiutando molto."

Kieran sorrise leggermente. "Sì, sembra un tipo in gamba. Ma tu devi prenderti cura di te stesso, Fang. Non devi fare tutto da solo."

Annuii, apprezzando le sue parole. "Hai ragione. Grazie, Kieran."

Passammo il resto della serata parlando e cercando di rilassarci. Anche se c'erano ancora molte domande senza risposta, sapevo che non ero solo e che c'erano persone pronte ad aiutarmi.

Pov Kieran

Notai che Fang stava bevendo un po' troppo. "Fang, forse dovresti rallentare con i drink," dissi, preoccupato.

Fang rise, ma la sua risata era un po' forzata. "Sto bene, Kieran. Solo un po' di divertimento."

Ma sapevo che non era solo divertimento. Fang stava cercando di dimenticare le sue preoccupazioni, e l'alcol non era la soluzione. Quando la serata volse al termine, Fang era visibilmente ubriaco. "Andiamo, ti porto a casa," dissi, aiutandolo a rialzarsi.

Fang si appoggiò a me, barcollando leggermente. "Grazie, Kieran. Sei un vero amico."

Lo accompagnai fuori dalla discoteca e lo portai alla mia macchina. "Non ti preoccupare, Fang. Ti porto a casa mia. È più vicino."

Durante il tragitto, Fang si addormentò sul sedile del passeggero. Quando arrivammo a casa mia, lo aiutai a entrare e lo sistemai sul divano. "Riposati, Fang. Domani sarà un giorno migliore."

Edgar X FangDove le storie prendono vita. Scoprilo ora