Edgar X Fang

Capitolo 12 :Piccoli Problemi

Pov Fang

Dopo aver lasciato la casa di Kieran, decisi di andare a casa di Edgar. Avevo bisogno di parlargli e di capire meglio cosa stesse succedendo. Arrivato davanti alla porta, bussai e Colette mi aprì.

"Ciao Fang," disse con un sorriso. "Edgar è sopra in camera con Gus."

"Grazie, Colette," risposi, entrando. La casa era accogliente, con pareti color pastello e mobili in legno chiaro. Salendo le scale, sentii delle voci provenire dalla camera di Edgar.

Aprii la porta lentamente e trovai Gus seduto sul letto, piangendo e urlando. "Tu non ci sei mai stato per me! Che ti importa di ciò che faccio?" gridava, lanciando un cuscino contro il muro.

Edgar era seduto accanto a lui, con un'espressione di frustrazione e impotenza. "Lo so che non sono molto presente, ma non puoi fare ciò che vuoi. Ti prego, ascoltami," cercava di dire, ma Gus non voleva sentire ragioni.

Fang rimase in silenzio, osservando la scena. Gus, ancora piangente, si accorse della sua presenza e si alzò di scatto, correndo fuori dalla stanza.

Pov Edgar

Guardai Fang, sentendomi ancora più colpevole. "Non so cosa fare, Fang. Gus ha ragione. Non sono mai stato un buon fratello per lui."

Fang si avvicinò e mi mise una mano sulla spalla. "Edgar, stai facendo del tuo meglio. Non è facile, ma sei qui ora e questo conta."

Mi sentii un po' sollevato dalle sue parole, ma sapevo che c'era ancora molto da fare. "Grazie, Fang. Non so cosa farei senza di te."

Fang sorrise leggermente. "Siamo amici, Edgar. Ci siamo l'uno per l'altro."

Abbassai lo sguardo, sentendo il peso della situazione. "C'è qualcosa che non ti ho detto, Fang. Gus ha iniziato a autolesionarsi. Non so perché lo faccia e non so come aiutarlo."

Fang mi guardò con preoccupazione. "Edgar, dobbiamo trovare un modo per aiutarlo. Non puoi fare tutto questo da solo."

Annuii, sentendo una sensazione di gratitudine verso Fang. "Hai ragione. Grazie per essere qui."