Capitolo 18

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Xander era orgoglioso dei suoi vecchi Allievi.
Vedere crescere dei ragazzi sotto i tuoi occhi è una soddisfazione impagabile, ma vederli crescere e guarire dal loro passato?
Vederli trasformarsi nelle creature che avrebbero sempre voluto essere… sì beh, diciamo che orgoglio non è una parola abbastanza grande per descrivere quel sentimento.
Era un qualcosa che nasceva dalla gola e gli portava le lacrime agli occhi quando vedeva i Nepenthes ridere insieme, inventare strategie insieme e poi eseguirle impeccabilmente- un qualcosa che lo costringeva ad aprirsi in un sorriso compiaciuto e commosso quando li vedeva muoversi allo stesso modo.
Grazie a tutto il tempo che i Viandanti che sono in un gruppo trascorrono insieme, alla fine finiscono per adottare le movenze l’uno dell’altro.

“La nuova allieva sembra interessante.” disse Ian mentre sorseggiavano birra tutti insieme prima della partenza degli ex-Allievi
“Tutti i miei Allievi sono interessanti.” Annuì Xander
Micah, uno dei gemelli, roteò gli occhi al cielo
“Prima o poi ti stancherai di inventarti queste frasi da essere divino equanime.”
“Non credo.” Sorrise sarcastico il Maestro
“La farai combattere presto?” chiese Ian
“Dipende da come risponde agli allenamenti.” Fece spallucce
“È davvero un peccato che debba partire così presto. Mi sarebbe piaciuto conoscerla.”
Xander lo guardò in tralice
“Conoscerle tutte! Voglio vedere le nuove allieve del mio Maestro. Sono un tipo geloso io.” Alzò le mani innocentemente Ian, scoppiando a ridere dopo.
“Mh.” Mugugnò Xander guardandolo ancora più male
“Tieni le mani a posto. Dovete essere tutti concentrati. Viandanti o Allievi.”

Ian sospirò “La tua predica cade su orecchie sorde, vecchio mio. Fra qualche minuto sarò già in un altro mondo chissà dove, per chissà quanto, per chissà quale destino.”
“Andrà tutto bene. Non dividetevi mai e continuate a guardarvi le spalle come avete sempre fatto e non accadrà nulla di male.” Li rassicurò Blake
“Più che altro mi dispiace per Samìra che sarà costretta a sopportare degli idioti senza cervello come voi per chissà quanto tempo.” Ridacchiò Azèpt
“Saremo al meglio delle nostre capacità sociali.” Finse falsa nobiltà l’altro gemello, Caith.
E la serata fu passata beandosi l’uno della compagnia dell’altro...

Si rammentarono tutti i bei momenti passati insieme; le notti a ridere quando ogni altro Viandante dormiva e loro erano gli unici svegli e si sentivano come se fossero gli unici esseri viventi nell’Universo, le ore di allenamento, le chiacchiere infinite che avevano il solo scopo di conoscersi tutti meglio.
Erano diventati una famiglia negli anni, l'uno il sostegno dell'altro.
Epoi… e poi il dolore.

“È una tosta, questa Adele.” Disse Ian a Xander quando si ritrovarono soli durante quegli ultimi minuti prima della dipartita dei Nepenthes.
Xander ridacchiò e roteò gli occhi “Ma la smetti di flirtare con lei attraverso me?”
“Non sto flirtando. Sono serio. Andrà tutto bene. Sembra una che non molla e con la testa sulle spalle. Vedo quanto sei preoccupato. Adele non è come la tua ultima allieva. Lo vedo benissimo nei suoi occhi quanto lei sia diversa dagli altri.” Disse lui serio, convinto come poche altre volte delle sue parole.
Xander annuì, impacciato e non del tutto convinto.

“E… visto che hai menzionato il flirtare con lei…” disse Ian
Xander ridacchiò di nuovo e scosse la testa.
“Se vedi qualcuno irrompere nel vostro rifugio… non ammazzarlo.” Disse Ian ridacchiando.
Xander corrugò la fronte talmente tanto che le sopracciglia stavano per diventare un tutt’uno con la sua attaccatura dei capelli.
Xander stava scherzando sul flirtare, più che altro perché in tutti i decenni in cui aveva conosciuto Ian, lui non aveva mai dimostrato interesse per nessuno.
“Non vorrai fare qualche cazzata, vero?” chiese sospettoso Xander
“Non è da me, Capo.” Sorrise Ian “Stava fissando il mio pugnale oggi; so che voi siete dei bastardi e non fornite armi agli inizi dell’addestramento, quindi volevo lasciargli il mio.”
“Certo… perché lei stava guardando il pugnale, non i tuoi pantaloni che erano casualmente sbottonati. Durante tutto l’incontro contro i Mori.” Disse sarcastico Xander incrociando le braccia divertito
Ian si limitò a sorridere e a fare un inchino.

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