Capitolo 36

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/Mrak aka primo Narratore Supremo/

E RIECCOMI QUA!
La mia voce fastidiosa vi è mancata? Spero proprio di sì, perché altrimenti voi sareste nei guai.
C'è ancora così tanto che non vi ho svelato di Adele ancora, ma non me ne vogliate male, semplicemente non ne ho avuto l'opportunità.
Quello che avete visto è solo una porzione del travaglio emotivo e mentale della nostra ragazza.

Lither voleva solo i segreti di Yìoane.
Pensava di ottenerli attraverso sua figlia, ma non ebbe successo.
I segreti di Yìoane e Nerissa morirono con loro.
E con la nonna di Adele.

Ma Lither sapeva già che avrebbe avuto più fortuna a tentare con la figlia di Yìoane che con Euodia.
E, detto sinceramente, Lither se la faceva addosso anche solo al pensiero di parlare con Euodia.
La nonnina era il Terrore Divino sceso in terra e fatto donna.
Per questo Lither fece in modo di togliere la nonna fuori dai giochi.
E la cosa divertente? Fece tutto il possibile purchè il piano non coinvolgesse la sua presenza.
Non voleva avvicinarsi, il codardo.
Dai, ridiamo tutti insieme.
Ma tutto questo non gli servì a nulla, in ogni caso.

Non disperiamoci troppo per le tragedie passate, però- poichè Adele adesso non si trova certo in un posto più sicuro di quanto lo era la sua Terra, ma ha dei compagni di gioco completamente diversi.
Compagni che la supportano.
Compagni che le sono leali.
Compagni che farebbero di tutto, pur di vederla salva e contenta.
In poche parole, degli amici.
Una famiglia.

Adele si ritrova con dei Maestri che hanno la sua ammirazione e anche la sua fiducia.
Specialmente Xander.
Xander che le raccomandò di seguire gli ordini dei suoi superiori non perché lei deve dare obbedienza, ma perché semplicemente i suoi superiori ne sanno più di lei e hanno più esperienza.
Xander che con rispetto e pazienza aspetta che sia lei piano piano ad aprirsi.
Xander che è un vero e proprio Mentore.
Un Maestro.
Una guida.
Xander che nonostante le ferite di cui non parla e che gli fanno ancora male, è disposto a mettere il suo cuore in prima linea per le sue Allieve.
Con tutte loro.

Tutti i Maestri gettano il loro cuore ai loro piedi, nonostante la possibilità che venga ferito.
Si è capito che hanno avuto un’esperienza non proprio piacevole con dei loro Allievi in passato, ma ancora Adele e le sue compagne non hanno ben capito l’accaduto.

Le loro ipotesi erano:
1. Hanno scelto l’Oblio e li hanno abbandonati.
Però questo può portare dispiacere ma non un accanimento personale all’accaduto, mica li conoscevano bene.
2. Hanno perso il Moriuàct e li hanno delusi.
Però anche se hanno perso il Moriuàct mica sarebbero svaniti nel nulla, avrebbero potuto ritentare anche altre mille volte rimanendo sotto le cure dei Ninveadis.
Il che ci porta alla terza e ultima ipotesi.
3. Hanno perso il Moriuàct e per il dispiacere hanno tutti deciso di tornare nell’Oblio.
Anche se le nostre ragazze non sanno se effettivamente è possibile scegliere l’Oblio dopo che si accetta di divenire e prepararsi come Viandanti, con il Viaticum sul proprio corpo.

Rasenta quasi la follia come i Maestri, che nonostante i comportamenti di Adele, continuino ad aprirle le loro braccia- in caso lei volesse un aiuto.
Come disse una volta qualcuno?
"Follia è fare sempre la stessa cosa, aspettandosi risultati differenti".
Sì, beh, Einstein dei miei stivali, in questo caso sono proprio contenta che i Ninveadis siano folli.

Gli stessi Maestri, però, da qualche giorno non sono gli stessi.
Non sorridono e non scherzano, nemmeno Blake.
Nessuna battuta sarcastica e nessuna allusione strana.
Quando li saluti spesso non rispondono perché hanno la testa fra le nuvole.

Blake e Xander hanno persino fatto tardi agli allenamenti.
“Va tutto bene?”  chiese Adele un giorno.
Era da qualche giorno che saltavano le loro passeggiate nel Bosco dei Caduti perché Xander rimandava, ma finalmente Adele ed il suo Maestro erano soli.
“Sì.” Fu la risposta del Maestro.
Nemmeno uno sguardo fu sprecato nella sua direzione.
Solo risposte secche e corte venivano offerte.
“Non sembrerebbe.”
“Non importa cosa sembra e cosa no, importa cosa è e cosa non è. E al momento tutto è bene.” Si infastidì Xander.

Questo non è il solito comportamento di Xander e questo Adele lo sapeva ormai bene.
Xander non si infastidiva.
Lui era paziente e calmo.
Non si infastidiva mai; poteva infuriarsi, proprio come Adele vide bene quella volta che durante uno dei tornei clandestini Varxa aveva spinto i Ninveadis al limite della sopportazione.
Quando i suoi compagni erano feriti e Varxa li aveva minacciati.
Adele ricordò che fu proprio quel momento a spronare Adele a cominciare a dare un po' di fiducia.
Aveva pensato che se Xander era capace di combattere in quel modo per i suoi compagni- essere ferito per i suoi compagni-, allora non poteva essere una persona orribile.
Chiunque sia capace di tale lealtà non può essere orribile.

Adele per il resto della passeggiata stette in silenzio, non sapendo cosa dire.
Si limitò a guardarlo con la coda dell’occhio, stringendo le labbra in disappunto.
Il vento quel giorno era forte e i capelli bianchi di Adele le andavano tutti negli occhi.
Xander senza nemmeno guardarla le porse un laccetto così che lei potesse legarsi i capelli.
Adele si calmò un pochino, probabilmente i Maestri non l’avevano con lei.
E forse nemmeno con le altre ragazze.

O forse era solo lei che era traumatizzata e nemmeno se ne rendeva conto, immaginando che una persona arrabbiata con te non potrebbe mai fare una cosa così carina e considerevole.
Adele sospirò.
Xander interpretò male il sospiro pensando che Adele si annoiasse e per non trattenerla più del dovuto la riportò a casa, intimandole di rilassarsi.

“Vi state allenando bene e state già dando le prime soddisfazioni. Non c’è motivo per te di stancarti ulteriormente, continuate così e andrà tutto bene.”
E furono quelle parole, decise Adele, che avrebbero definitivamente aperto la possibilità di far cadere i muri che lei aveva attorno.
E non le importava se questa scelta si fosse rivelata quella sbagliata.
Adele doveva scoprire la sua Vocazione, il suo potere.

Avrebbe tolto quel musone dalla faccia dei suoi Maestri e avrebbe sconfitto Naeve, quella ragazza che continuava a metterla al tappeto nei tornei di Rònafiel.
Avrebbe fatto in modo di costruirsi una vita da ricordare.
Da ammirare.
Una vita degna di essere raccontata.

♡Eccoci qui con un altro capitolo! Perdonatemi se pubblico con un giorno di ritardo! Spero vi sia piaciuto il capitolo!♡

THE UNDEAD [LIBRO I della saga 'XAVERIE']Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora