"Il coraggio terminò
Il lavoro che la Morte mai ultimò."Quella sera tutti erano distrutti; i piedi gonfi per il troppo uso e i muscoli deboli.
Un sonno portato dalla stanchezza e dalla linfa del divertimento che scorreva nelle loro vene da tutta la sera, trattenne tutti nei letti in un sonno profondo.Il giorno dopo nessuno venne a disturbare le Allieve- probabilmente i Maestri stavano dando loro una pausa, visto che il giorno prima era stata una giornata stancante.
Quando Adele scese in mensa, trovò Hec seduta a sorseggiare una bevanda di uno strano colore.
“Buongiorno.” Sorrise ad Adele
“Buongiorno.” Bofonchiò Adele, sperando di sembrare solo distrutta e non irritabile.
“Sembra abbiate passato una bella serata ieri mh?” ridacchiò Hec
“Uh” si lamentò Adele che cercò di sedersi, cosa che sembrava venirle molto difficile al momento
“Direi di sì.”Lloan, un Fyk con cui Adele soleva parlare spesso, le portò una tazza fumante di quello che sembrava essere… boh, quello che so è che faceva puzza.
Tanta.
“Per sentirvi meglio, signorina.” Le passò affettuosamente una mano in testa in una carezza.
Adele si ordinò di bere quell’intruglio, se non altro per stare meglio.
“Mi-“ disse Adele prima di interrompersi per fermare l’intruglio dal fuoriuscire dal suo corpo nella stessa maniera in cui era entrato
“Mi è dispiaciuto che tu e Diana ve ne siete andate e non avete partecipato alla festa.” Disse appena riuscì a controllare i conati
Hec la guardava in tralice, spostando lo sguardo dalla tazza al suo viso.“A me no.” Scrollò le spalle l’altra, controllando la sua espressione
Adele riportò bruscamente lo sguardo su di lei. Non pensava Hec fosse così imperscrutabile, forse perché prima non le era importato granchè delle sue compagne, presa per com’era dai suoi stessi problemi mentali.
Adesso però aveva l’innata curiosità e istinto di sapere cosa è che turbava la sua compagna e perché era così chiusa verso il suo Maestro, che per quanto ne sapeva non aveva fatto nulla per guadagnarsi la fiducia, ma nemmeno una sfiducia così grande.
E voleva sapere perché l'aveva guardata male.“Come mai?” chiese Adele cauta
“Azèpt e io abbiamo passato la notte a volare sull’isolotto. Ci sono dei monumenti che poi mi ha promesso mi avrebbe fatto visitare. Ha detto che sono parte dei mondi che hanno visitato, sono così curiosa di sapere cosa ha da raccontarmi.”
“Ah, mi fa piacere” sorrise Adele, cercando ancora di mettere insieme alcuni pezzi di puzzle.
“Se vuoi… perché non ti unisci a me e Azèpt?” chiese incerta Hec
Adele ponderò la proposta e l’incertezza della sua compagna.
“Sarebbe pure un modo per introdurti alle lezioni private che poi avrai con il mio Maestro.” Aggiunse Hec sembrando un po’ agitata
“Beh, non è una cattiva idea.” Rispose alla fine il ghiacciolo sciolto
Hec sorrise, tirando un sospiro.“Oh, dimenticavo di dirti che Lòk ha detto di riferirti che Blake ha detto che oggi vuole allenare entrambe. Te e Lòk insieme, s’intende.” roteò gli occhi
Adele batté le palpebre più volte; poi prese l’intruglio tra le mani e lo ingurgitò d’un fiato, stando attenta a non respirare o fare caso al gusto terribile.
“Dammi due minuti, poi ripetimi quello che hai detto.” Disse Adele ad una Hec che se la stava ridendo sotto I baffi.Si scoprì che Blake aveva lasciato quasi tutta la giornata libera alle nostre due amiche- così Adele si ritrovò a non avere molto da fare.
Trovò Xander che stava entrando nella sua stanza, così decise di chiedergli se potevano avere un’altra lezione sulle barriere mentali- ma quando varcò la porta, vide solo le spalle di Xander che sparivano inghiottite dal muro ovest della sua stanza.
“Ma che diamine…” Adele si avvicinò alla parete e allungò una mano, ma non successe nulla, la parete era solida.
Cercò allora di chiudere gli occhi e autoconvincersi che la parete non era solida, chissà se magari il trucco è di modificare la realtà attraverso la percezione.

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THE UNDEAD [LIBRO I della saga 'XAVERIE']
FantasyAdele era stata già bruciata dai suoi sentimenti. Era stata già bruciata dalla sua stessa lealtà. È morta a causa di chi avrebbe dovuto proteggerla. Forse è per questo che, quando viene riportata in vita, la bussola della sua anima è perduta e sospe...