Capitolo 5

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Vivere nel passato è un'attività stupida e solitaria. Guardarsi indietro fa male ai muscoli del collo, ti fa sbattere contro la gente impedendoti di andare diritta per la tua strada.

(Edna Ferber)


Quando vorresti evitare di incontrare qualcuno, ecco che quel qualcuno non può far altro che materializzarsi intorno a te.

Certo, a scuola era impossibile non incontrarsi prima o poi, ma addirittura quattro volte in corridoio durante tutta la giornata, erano troppe. Soprattutto se non si trattava solo di una persona, ma di due: Ruby ed Elliott. Era anche vero che Ruby gli stava sempre appiccicata perché voleva evitare che Elliott potesse fare la stessa cosa che aveva fatto con me con le altre, ma così esagerava. E non si limitavano a camminare mano nella mano, a sedere vicini a mensa, a incrociare lo sguardo di tanto in tanto, no. O si baciavano, o lei gli era seduta sulle gambe o si abbracciavano davanti all'armadietto di Ruby che si trovava poco più in là, dall'altro lato del corridoio, in confronto al mio. Avevo fatto finta di ignorarli quando ero arrivata per prendere i libri che mi servivano per studiare a casa e rimetterli nello zaino, ma avevo continuato a tenerli d'occhio con qualche sguardo fugace di sbieco. Lo stava divorando con dei baci appassionati che Elliott ricambiava di buon grado. In corridoio c'era un viavai di gente che si affrettava a raggiungere l'uscita finalmente libera di tornarsene a casa o per non perdersi gli allenamenti pomeridiani; eppure ero sicura che tra uno sbaciucchiamento e l'altro la biondissima Ruby avesse notato la mia presenza. Dopo aver preso tutte le mie cose chiusi l'anta dell'armadietto con delicatezza, agganciai il lucchetto, mi soffermai a chiudere la cerniera dello zaino e a sistemarmi anche l'altra bretella in spalla, convinta di poter fuggire via incolume da quella scuola, ma Ruby si staccò da lui proprio in quel momento: io ero voltata verso di loro pronta a incamminarmi in corridoio insieme agli altri, ma non feci altro che rimanermene lì, immobile, a fissare i suoi occhietti verde chiaro da gatta morta. Ma non era finita lì, infatti poco dopo anche Elliott si voltò verso di me per capire dove stesse guardando Ruby e... tadà! Ecco che anche i suoi occhi castani con delle sfumature color caramello erano ben puntati su di me. Si stranì un istante, come se fosse stato beccato a rubare, ma assunse di nuovo l'espressione accigliata e serrò la mascella evidenziando ancora di più le guance smunte e infossate. I lineamenti del suo volto erano duri e spigolosi, tranne le sue labbra che erano piccole ma morbide, come lo erano anche i suoi capelli di un bel biondo dorato leggermente mossi. Si può essere gelosi di qualcuno che non ha mai mosso un dito per difenderti? Io lo ero, perché potevo cercare di nasconderlo a me stessa ma la verità era che Elliott non lo avevo ancora dimenticato. Lo sapevo io e lo sapeva anche Ruby, che non aspettò molto per attirarlo di nuovo verso di sé afferrandolo per il maglione. Gli assestò un bacio breve con tanto di lingua, si staccò di nuovo e si girò verso di me. Che cazzo ci facevo ancora lì? Ah, sì. Li stavo fissando perché ero gelosa fin sopra ai capelli.

«Lo puoi solo guardare, Ash», urlò così forte da far voltare alcuni ragazzi e far ridacchiare alcune ragazze lì intorno. In tutto questo, Elliott, ancora una volta, preferì assecondarla e non contraddirla, magari anche solo con «Smettila», o «Non perdere tempo con lei». E invece, dopo aver chiuso l'armadietto con un gesto veloce, la prese per mano e la trascinò via. Si sentiva ancora in colpa per averla tradita con me, mi odiava per via di mio padre o si stava servendo di Ruby per farmela pagare? Quale delle tre opzioni? Secondo me, nessuna. Anzi, a dire il vero avevo pensato anche di non essergli mai piaciuta veramente, però a quel punto non aveva avuto senso lasciare Ruby, no? Avremmo potuto continuare a vederci alle sue spalle. A lui, invece, lei non interessava più da parecchio, ma continuava a frequentarla. Perché? Avrei tanto voluto non esserci stata, così da non innamorarmene. Almeno sarebbe stato più semplice dimenticarmi di lui. E invece dopo tutto quel tempo era ancora uno dei miei pensieri fissi. Dovevo liberarmene. Alla svelta, anche.

Mai innamorarti del tuo confidente (Confident #1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora