Capitolo quinto.

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Un suono fortissimo mi fece sobbalzare dal letto.
Accesi il cellulare: "4.30" di mattina.
"Che???!!"strillai.
"300 messaggi dalla mia migliore amica"non ci potevo credere.
La provai a chiamare,preoccupata.
Sudavo nonostante i soli 17ºc.
"Jenny che ti succede? Mi stai preoccupando sul serio?"
"Tesoro,so che sono le 4 di mattina ma ti prego vieni qua"disse.
"Subito"dissi togliendomi il pigiama frettolosamente"Dove sei?"chiesi preoccupata e cercando di infilare un paio di maledetti calzini.
"In...ospedale"
"COOOSA?! Stai scherzando?"chiesi più preoccupata che mai.
Attaccò e scesi velocemente,acconciata in non so che modo.
Preparai un velocissimo caffè per non addormentarmi.

Quando arrivai fuori mi accorsi di non avere una macchina disponibile,allora chiamai i taxi. Ma non sempre i taxi sono disponibili alle quattro di mattina.
Così cominciai a camminare velocemente per l'agitazione.
A mezza strada,fortunatamente,arrivò un taxi.

Corsi verso l'entrata e spinsi la porta che,chiudendosi, fece un rumore assordante. Tutte le persone in entrata porsero lo sguardo su di me,ma io me ne fregai e cominciai a correre.

Arrivata nella sala "12" spinsi la porta e trovai Jenny stesa su un lettino dell'ospedale. Il suo sorriso mi rassicurò.
La abbracciai.
"Jenny,mi hai fatto prendere paura"sorrisi abbastanza rassicurata"Che ti è successo?"
Sorrise.
"Sono incinta"
Quasi presi un colpo.
"Stai scherzando?"risi nervosamente.
Mostrò i suoi trentasei denti e subito dopo apparve dietro di me Tom.
Abbracciai anche lui.
"Congratulazioni"sorrisi.
"Ma non devi più farmi prendere così tanta paura"mi rivolsi a Jennifer.

"Ma tu quando esci da qui?"chiesi.
"Non ne ho idea"rise.
Ma come fa a sorridere sempre nonostante tutto?

Parlammo del più e del meno e alla fine rimasi in ospedale fino alle dieci di mattina.

"Ti va di andare a prendere un caffè? Sarai stanco,sei rimasto sveglio tutta la notte"chiesi a Tom mentre Jenny parlava con il medico.
"Certo"sorrise.
Tom era un bel ragazzo. Alto e con le spalle larghe. Con un sorriso smagliante che incorniciava spesso il suo volto. I suoi occhi erano color caramello e i capelli castani.

Arrivammo da starbucks in meno di cinque minuti.

"Sei felice di diventare papà?"chiesi.
"Diciamo che sono felice di diventare papà del figlio di Jenny"rise.
"Ultimamente diceva di essere ingrassata"risi.
"È alla fine del primo mese"disse.
"Ieri era strana in effetti"ricordai il giorno prima che ormai avevo dimenticato.
"L'ha scoperto ieri"sorrise"Cercava di nascondersi da tutti,persino da sua madre..."
"Sua mamma ora lo sa?"
Il padre di Jenny era morto tempo prima in un incidente stradale,perciò non veniva mai nominato.
"Non ancora.."rispose"Ma glielo dirà presto"si affrettò a dire.
Finimmo il caffè e tornammo da Jenny.
La salutai e salutai anche Tom,poi tornai a casa.

La giornata la passai facendo le pulizie di casa e studiando per il compito della settimana seguente.

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