Capitolo 5

1 0 0
                                    

IL TAPPETO IN SPIAGGIA
I nastri bianchi e rossi circondano tutta la caletta ormai, la polizia
ha messo sotto sequestro l'intera zona. Anche il Chiringuito è sotto
sequestro, Aldo, il proprietario oggi non potrà lavorare.
Aldo, 46 anni, scrittore mancato, giocatore di basket mancato,
giornalista mancato, guardia giurata mancata, insomma una vita
mancata. Circa dieci anni fa, arrivando dalla città, ha preso in
gestione il vecchio Chiringuito e poco a poco l'ha tirato su
facendolo diventare il centro della vita del paese. In questo non
sembra mancare. Forse bisogna trovare solo la cosa giusta da fare,
nella vita. Essere poi al posto giusto nel momento giusto non
guasta. Aldo, alto circa 1,90 metri, è sempre abbronzato, occhi
azzurri come il cielo, ma con lo sguardo triste, rivolto verso il
basso, forse per quello che gli è successo nella vita. Per anni ha
vissuto in una casa "protetta", i suoi genitori erano entrambi in
carcere per omicidio dopo una tentata rapina a una gioielleria nella
capitale. Avuta la maggiore età ha deciso di viaggiare, 60 paesi in
quindici anni di pellegrinaggio.
Dagli Appennini alle Ande, dalla Baviera alla Terra del fuoco.
Parla quasi correttamente sei lingue: italiano (madre), inglese,
francese, tedesco, spagnolo e thailandese. Quest'ultima più per la
sua passione più grande: le thailandesi. Infatti nella penisola del
far-est si è fermato per molti anni.
Tornato in Italia ha inanellato la serie di sconfitte personali che l'ha
portato al paese di Sant'Isidoro.
Aldo vive da solo, con Rocky. I due hanno un carattere scorbutico, evidentemente ognuno sceglie il proprio animale a propria
immagine e somiglianza.
Aldo è impassibile mentre guarda verso il tappeto, come ormai un
piccolo capannello di persone che si è assiepato a ridosso dei nastri
che delimitano l'accesso in spiaggia.
I poliziotti sono tutti fermi a guardare il tappeto, c'è chi appoggiato
alla macchina fuma e chi tiene in mano la pistola d'ordinanza. La
scena è un po' strana, stanno tutti fermi come se stessero in attesa.
Una sirena in lontananza echeggia nella valle che conduce alle
spiagge attraverso le montagne, si avvicina sempre più.
Dopo qualche istante una macchina svolta la curva a ridosso
dell'imbocco della caletta, è molto veloce. Non appena l'autista si
accorge del capannello di persone frena bruscamente.
I freni suonano sull'asfalto e producono un odore di bruciato che
paralizza tutte le persone. La macchina si ferma a pochi centimetri
da un bambino rimasto di ghiaccio.
Le portiere si aprono all'unisono e scendono due persone.
Entrambi con occhiali da sole Ray Ban, stile "Ponciarello",
indossano un giubbino in pelle tipo Scott. Si fanno largo tra la
gente a spallate e senza molto garbo, superano il nastro che
delimita la zona e si dirigono subito verso il tappeto.
Un poliziotto gli corre in contro e dice: «Buonasera, ispettore,
venga, è qui il tappeto.»«Che minchia vuoi, Ferretti? Togliti dai
coglioni, l'ho visto» risponde quello di destra.
I due si piegano sul pluriball e osservano in silenzio.
«Jack, passa il coltello» dice il primo.
«Prendi, Tom.» E gli allunga il coltello preso dalla tasca della
giacca.
Jack e Tom, al secolo Giacomo Tirelli e Tommaso Grassi, sono i
due ispettori della città vicina di Sperlonga.
Come mai sono stati chiamati loro? Per un tappeto?
Tom si abbassa vicino al pluriball, alza la lama, la fa girare con il
taglio verso l'alto e inizia a tagliare rapidamente.
Dal pluriball iniziano a spuntare dei capelli... di una testa umana.
C'è il corpo di una persona nel pluriball, ecco perché sia Selly che
Sam si sono fermati non appena visto i capelli.
Tom continua a tagliare, il corpo emerge.
È di una donna, legata anche per le braccia dalla stessa corda.
La donna è corpulenta, indossa un vestito lilla, capelli mossi sul
moro. Gli ispettori tagliano tutto il pluriball e girano il corpo verso
il pubblico non accorgendosi che gli agenti non hanno steso il telo
protettivo.
«Violettaaaaaaaaaaa, noooooooooooo» grida Sam, scavalca
facilmente il nastro tirato e corre verso Violetta.
«Porca troia, Ferretti, cazzo il telo! Ferma quel matto!» grida
l'ispettore Jack.
Il poliziotto si scaglia su Sam che, con una spallata ben assestata,
lo fa volare via. Altri poliziotti si buttano su Sam buttandolo
letteralmente per terra nella sabbia, ancora umida del mattino.
«Portalo via. Cazzo. Ferretti, sei il solito cretino» urla l'altro
ispettore.
«Ehi Jack?»
«Dimmi, Tom.»
«Quel tipo la conosceva? L'ha chiamata per nome.»
«Può essere, è Sam, il marito.»
«Li conosci?»
«Conoscevo lei, era l'insegnante di Brigida, mia figlia.»

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 23 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Il padrone del tempo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora