𝕮𝖍𝖆𝖕𝖙𝖊𝖗 3 🌖

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«Io ti libero, tu fai uno dei tuoi incantesimi»

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«Io ti libero, tu fai uno dei tuoi incantesimi»

La ragazza strabuzzò gli occhi, e trattenne una risata mordendosi il labbro, e gonfiando appena le guance.

"Fare che cosa? Uno dei miei incantesimi?" si domandò.

Lo trovò ridicolo, e se non fosse legata e sul punto di morire, lo avrebbe sicuramente preso in giro.

"Davvero la gente era capace di credere cose del genere?"

Era una domanda che si ripeteva spesso, ma questa volta era rimasta davvero sbalordita.

Guardò il ragazzo con aria sicura e minacciosa, che non le faceva affatto paura, data la sua ignoranza.

Ma ne valeva della sua vita.
Non poteva morire così, lasciando sua madre e il suo gatto soli. Aveva una famiglia da proteggere.
Lei non si sarebbe lasciata uccidere.

Alzò un sopracciglio, decisa a saperne di più.

O forse, voleva solo rallentare la sua morte.

«Che cosa, scusa?»

Il ragazzo indurì la mascella, e le puntò  il  fucile contro.

«non lo ripeterò una seconda volta, strega» quel nomignolo le provocò un brivido «adesso tu torni a casa, e fai come ti dico»

"Ricevuto, allungare il brodo non funzionerà " serrò le labbra, indecisa sul da farsi.

«Cosa vuoi che io faccia?»

Doveva innanzitutto capire cosa voleva, questo arrogante cacciatore.

"Arrogante e bellissimo" le suggerì una vocina, nella sua testa.
"Ma a cosa penso, sto per morire e penso agli occhi smeraldo e al velo di barba di questo ragazzo?"

Zittì i suoi pensieri, concentrandosi sul ragazzo, ed evitando di pensare al fucile che le premeva sulla gola.

«Voglio dormire sonni tranquilli. Per un cacciatore come me è fondamentale dormire, devo riposare abbastanza o non riesco a dare il massimo dei risultati... ma che te lo dico a fare, non puoi capirmi, sei una strega tu»

La ragazza si offese leggermente, non sopportando il modo in cui l'aveva chiamata.

«Comunque, va a prendere la tua palla magica, i tarocchi o qualsiasi altro aggeggio usiate voi streghe per i vostri stupidi incantesimi e fa ciò che ti dico, altrimenti» spinse l'arma contro il suo collo, provocandole un piccolo taglio «Sai quali sono le conseguenze»

La ragazza annuì leggermente, spaventata.
Lui la slegò con movimenti cauti, attento a non lasciarsela scappare.
Si massaggiò il collo, ritrovandosi le dita leggermente macchiate di sangue, e storse il naso.

«Ed ora va, ti aspetto qui. Non provare a scappare, ti troverei lo stesso, come ho fatto con tutte le tue simili. Veloce, prima che possa cambiare idea»

A Dangerous Game - La strega e il cacciatoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora