𝙸𝚗𝚝𝚎𝚛𝚕𝚞𝚍𝚒𝚘

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"𝙷𝙸𝚁𝙴𝙰𝚃𝙷"

𝙰𝙶𝙰𝚃𝙷𝙰

"Nessun maggior dolore che ricordarsi del
tempo felice nella miseria."
DANTE ALIGHIERI

𝙼𝚒𝚕𝚊𝚗𝚘
𝙶𝚎𝚗𝚗𝚊𝚒𝚘, 𝟸𝟶𝟸𝟺

<<Grazie per aver acconsentito a questo colloquio privato.>>

<<Solitamente non è mia abitudine farne. Non è così che opero, ma comprendo la tua necessità ad agire in questo modo.>>

Dispiaciuta, annuisco e fisso l'elegante porta laccata in crema dietro alla quale mio marito attende la fine di quest'udienza. Al ricordo della sua amarezza a tale richiesta e allo scalpiccio dei suoi passi quando, senza ribattere, ha lasciato lo studio, il dolo si dirama nel petto, comprimendolo.

<<Grazie. Dopo la nostra visita, mi sono detta di dover fare così - non sempre, giusto qualche volta - se voglio che queste sedute aiutino davvero me e mio marito. E averlo al mio fianco in questi momenti mi impedisce di fare chiarezza su alcune cose.>>

I suoi occhi neri si assottigliano come quelli di un felino mentre mi esaminano.

<<Su quali cose, Agatha?>>

<<Ad esempio, sulla comunicazione. Non...>> Mi interrompo per fare un sospiro profondo ed esplicitare correttamente il mio pensiero, poi riprendo a disagio. <<Non credo di essere in grado di saper comunicare, non come dovrei, specialmente quando l'occasione lo richiede. Ho sempre avuto una certa difficoltà nel tradurre a parole le mie emozioni, nello sceglierle. L'erudizione non mi manca. Ciò nonostante, il mio vocabolario si impoverisce incredibilmente, al che quando debbo parafrasare i miei pensieri, mi smarrisco tra le bianche pagine di quel vocabolario mentale, finché il tempo non si arresta e io consegno un foglio con su scritto solo un paio di miseri versi.>>

<<E questa difficoltà la provi esclusivamente in rapporto con Edoardo o anche con gli altri?>>

<<Anche con gli altri, suppongo. Mi sfuggono le parole. Volano e io non sono in grado di fermarle. Mi viene più facile lasciarle andare ed erigere delle barriere. Solo che ora ne sono circondata e non so più come uscirne. Né so più cosa vuol dire respirare dell'aria pulita o volgere il viso al sole. Mi sento....confinata.>>

<<Perché, secondo te?>>

<<Non saprei.>>

<<Dimmi una cosa, Agatha: cosa credi di aver fatto ora?>>

<<Cosa vuole dire?>>

<<Mi spiego meglio. Mi hai appena detto che trovi difficoltà nel comunicare e che giudichi questa tua difficoltà come un ostacolo da dover superare, corretto?>>

Spronato dalla conferma e dalla curiosità manifesta in me, lui prosegue senza che io debba ribadire le mie affermazioni.

<<Eppure, con me lo hai fatto e con una certa trasparenza aggiungerei. Non si può non comunicare. Anche stando in silenzio comunichiamo qualcosa, e altrettanto ogni comportamento influisce sugli altri e ha valore di comunicazione. Quello che voglio dire, Agatha, è che non credo che tu non sappia comunicare. Credo, piuttosto, che tu decida di non farlo per determinati motivi e con delle specifiche persone. In fattispecie, con Edoardo.>>

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 27 ⏰

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𝐒𝐞𝐚𝐦𝐥𝐞𝐬𝐬𝐥𝐲 𝐘𝐨𝐮𝐫𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora