Jackson🌕

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JACKSON:
Lukas ci stava mettendo un'infinità a farsi una doccia, incredibile questo ragazzo, ma mentre stavo guardando la televisione i miei occhi si spostarono su un paio di riccioli rossi, per poi scendere più in basso:
DIO! quegli addominali scolpiti nonostante il fisico esile, che segnavano una linea che scendeva fino al bordo dell'asciugamano, dove solo la mia immaginazione poteva avere accesso,
<<Jacks, ti piacciono i miei addominali?>> Mi risvegliò dai miei pensieri, okay lo stavo fissando, di nuovo,
<<Sì, tanto, sono proprio belli, quasi quasi una foto?>> gli proposi quest'idea sperando di sviarlo dal fatto che lo stavo fissando,
<<Sì, vieni fammela tu>> l'aria era carica di tensione e lo sentivamo entrambi, sentivo troppo caldo, e sentivo una protuberanza crescere tra le mie gambe e sbattere contro la cerniera dei jeans.
Stavo avendo un'erezione? Per il mio migliore amico? Oddio, spero di no, non potevo essere gay, i miei non lo accetterebbero, rovinerei la vita a tutti se così fosse,
<<Vado a farmi la... la doccia anch'io>> buttai giù di lì per svignarmela da quella situazione agghiacciante; sotto lo scroscio dell'acqua bollente riflettei sul fatto di poter essere gay, non capivo se quella che provavo era solo ammirazione o qualcosa di più?
<<Bro, come hai capito di essere gay?>> gli proferì questa domanda di getto, forse un pò troppo, perché rimase di sasso ma si riprese subito:
<<Mi sono innamorato di un ragazzo>> ammise lui con tutta la tranquillità di questo mondo
<<Tutto qui?>> aggiunsi sorpreso
<<Cosa ti aspettavi? Una dichiarazione filosofica del fatto che fossi omosessuale?>>
<<Ja, lo ammetto>> dichiarai a mani alte e cercando di non scoppiare a ridere,anche se era difficile,
<<Vai a dormire che è meglio>> urlò prima di lanciarmi un cuscino addosso, ma che io, a differenza sua, riuscì a schivare per un soffio.

Quando uscii dal bagno vidi Lukas che stava dormendo come un bambino, tutto rannicchiato sotto a quel lenzuolino, mi chiedevo se avesse freddo? La sua stanza la conoscevo bene, perciò aprii il cassetto sotto al suo letto e gli presi una coperta più pesante, e gliela adagiai dolcemente sul corpo, e rimasi lì così, a fissarlo per non so quanto tempo ma in un certo senso stavo bene... se così si poteva dire, provavo un senso di pace e tranquillità che non sarei neanche voluto andare a dormire, avrei preferito passare tutta la notte così a guardate Lukas, e a quanto sembrasse un angelo così, ah lui me lo diceva sempre, sin da bambini, che sembravo un angelo perché avevo gli occhi azzurri e i capelli biondi; lui era il tipico ragazzo insicuro ma che è di una bellezza sublime, davvero, almeno io la penso così, e poi è una persona buona, di buon cuore, dolce affettuoso, intelligente, simpatico... Potrei continuare all'infinito senza mai fermarmi perché forse quello che provo per questo ragazzo è qualcosa di più di una semplice ammirazione o amicizia...

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