Lukas🌑

10 2 0
                                    

LUKAS:
La voce di Jackson era appena un sussurro, ma la sentii forte è chiara, tanto da bearmi al mio risveglio di quegli occhi azzurri che facevano invidia ai più belli lapislazzuli.
Come faceva quel ragazzo ad essere bello sempre?
<<Luk?>> fu la sua voce a destarmi dai miei pensieri
<<Si?>>
<<Mi stai fissando>> mi rispose di getto
<<Ah, cazzo scusa ero distratto>>
<<Sicuro?>>
<<NO! Guarda sono innamorato di te, ecco perché ti fisso!>> la mia risposta sembrò scioccarlo e non poco tanto che dovetti tranquillizzarlo con:
<<Bro, tranquillo sto scherzando>>
<<Ah>> vidi il suo volta rilassarsi per la sorpresa e poi di nuovo contrarsi in una smorfia che forse era... delusione? Possibile? Starò ancora sognando.
<<Vai a casa adesso Jacks?>> aggiunsi rapidamente,
<<TU come ti senti?>> replicò con area preoccupata,
<<Sto ancora un pò male, ma credo di farcela stasera>>
<< Resto qui allora.>>
<< I tuoi quando tornano?>> Continuò lui
<<Oggi dovevano partire per un viaggio di lavoro e sono venuti giusto in tempo per riportarmi a casa da scuola perché stavo troppo male; tornano fra 2 giorni>> lo informai
<<Resto a dormire da te>>
<<Se proprio insisti>>
<<Ma smettila, e vammi a preparare il letto!>>
Mi avvertì prima di lanciarmi i cuscini addosso, ma visto che per fare un piegameno mi prendo quattro strappi diversi, mi centrò per tutti e 5 i cuscini
<<Va bene, ma tu nel mentre ordina la pizza>>
<<Come la prendi Luk?>>
<<Con le verdure >>
<<Ma cosa sei? Un vecchio di ottant'anni che hai il colesterolo alto? Prenditi qualcosa di decente, non la pizza con l'orticello sopra!>>
Non potei neanche replicare che Jack era sparito in soggiorno, ma nel mentre che gli facevo il letto, sentii il campanello, scesi con molta calma, forse troppa, sembravo davvero un vecchio di ottant'anni cazzo!
<<Jacks? >> lo sorpresi
<<Ja?>> Dio! Adoravo quando mi parlava nella sua lingua madre, lo rendeva ancora più sexy e mi sarebbe venuta voglia di strappargli qui vestiti di dosso e di baciarlo fino a non avere più fiato nei polmoni.
<<La pizza come l'hai presa?>>
<<Come la volevi, dai ora vieni a mangiare>>
Ci sedemmo a tavola come una coppia di sposini, ma quando aprì il cartone della mia pizza...
<<JACKS >>
<<Dove sta il mio orticello?>>
<<Fuori, in giardino, ti ho preso una pizza normale, non il tuo orticello>>.
Mi dovetti rassegnare e mangiare la mia pizza senza orticello.
Finimmo la pizza in fretta e furia, e dopo salimmo di nuovo al piano superiore,
<<Jacks, io vado a farmi la doccia, tu fai quel che vuoi ma senza sporcare o mettere in disordine>> gli raccomandai
<<Va bene, mamma>> replicò con quel suo piglio strafottente, come se fosse il padrone del mondo.
Non mi resi conto del tempo che passai sotto la doccia, immerso com'ero nei mie pensieri, da non farci caso.

Soffrire con il sorriso?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora