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“Non sono le lacrime a renderci deboli, ma ciò che teniamo dentro senza mai manifestare nulla, nemmeno la rabbia che proviamo

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“Non sono le lacrime a renderci deboli, ma ciò che teniamo dentro senza mai manifestare nulla, nemmeno la rabbia che proviamo.”

Dentro di me sento il bisogno di piangere, di scappare via in lacrime come avrebbe fatto qualsiasi donna su questo mondo, ma l'altra parte, quella diabolica e vendicativa mi spinge a comportarmi diversamente.

Onora il cognome di tuo padre, dimostra che sei peggio di lui.

Quella voce nella mia testa continua ad obbligarmi ad essere come mio padre: un mafioso senza scrupoli e senza pietà.

Così, da dietro i pantaloni di Lucas sfilo la pistola e la punto contro al mio ormai, ex ragazzo. Lui alza le mani, sta già tremando dalla paura e il cuscino cade a terra. Il suo fallo è in libertà.

Glielo taglierei.

Non voglio finire in prigione, questo è più che certo, ma deve capire che i De Angelis lasciano il segno.

«Eva, per favore... Non fare stronzate...» mi supplica Nicolò.

Lucas non dice niente, ma dal suo sguardo capisco che è deluso quanto me. L'unico che non mi ha mai tradito è sempre stato lui, un amico fedele che spesso e volentieri dorme con me. È come un fratello, quello che non ho mai avuto, essendo figlia unica.

Mio padre è in galera e non me ne vergogno. Se è diventato un mafioso, lo ha fatto per dare a me e a mamma tutto ciò di cui avevamo bisogno.

Questa collana apparteneva a lei, per questo non la tolgo mai. È come se fosse sempre qui con me.

«Per favore cosa? Non ammazzarmi?» alzo la voce e mi avvicino, stringendogli il braccio destro e puntandogli il mirino sulla mascella, «tranquillo, non ti ammazzo, ti faccio capire chi è che comanda», il mio accento Siciliano si percepisce, marca benissimo ogni frase che dico.

«Muoviti, alzati tu!» grido, guardando Adriana.

«Eva...» si mette a piangere ma obbedisce.

Adesso piange? E quando stava sotto al mio ragazzo e godeva? Che amica di merda. Stupida io che mi sono fidata, che le ho concesso perfino di entrare in questa casa.

Mi ha ferita più di Nicolò.

Un'amica vera dovrebbe essere per sempre, I ragazzi vanno e vengono ma un'amica dovrebbe rimanerti accanto nonostante tutto e tutti. Ma ormai ogni cosa nella mia vita svanisce, perfino l'idea che esista un principe azzurro destinato ad ogni ragazza.

Il principe azzurro è gay, o ti tradisce.

«Che ti vesti a fare! Devi stare nuda! Cammina!» strillo ad Adriana che sussulta e il vestito che aveva in mano le è scivolato a terra, come se fosse una piuma.

Finalmente cammina. Usciamo da questa stanza e li accompagno fuori casa. Non mi importa se li vedranno nudi, ma un atto del genere non posso digerirlo.

Non così subito.

𝐄𝐯𝐚🥀Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora