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Tutti i soldati furono radunati davanti al portone dove io, i tre amici e il Comandante Pixis, sopra le mura, parlavamo del piano per la riconquista del Wall Maria.
<<Pronti?>> ci chiese Pixis con un sorriso.
Io ed Eren ci guardammo un po' spaventati all'idea di dover rivelare le nostre identità a centinaia di cadetti, ma tanto, le voci su di me erano molto note all'interno delle mura.
Il comandante fece qualche passo in avanti insieme a noi per affacciarsi e urlò: <<Silenzio!!>> portando l'attenzione dei soldati rivolta a noi.
<<Adesso, io vi dirò come ho intenzione di conquistare il distretto di Trost! La condizione perché il piano riesca è richiudere la breccia all'altezza della porta! Prima di mostrarvi come procederemo, io devo presentarvi due persone...Questo giovanotto è il cadetto Eren Jeager, e questa è la cadetta T/n! Sono il risultato finale di un esperimento che ha permesso ad un essere umano di trasformarsi in un gigante! Infatti, sono in grado di far comparire il corpo di un gigante e comandarli a proprio piacimento! Eren utilizzerà la sua forza per prendere il grande masso e chiudere la breccia, mentre T/n, insieme all'aiuto vostro e di altri soldati, eliminerà gli altri giganti che saranno d'intralcio! Tutto chiaro?!>>
Tuttavia, la maggior parte dei soldati iniziò ad andarsene convinti che il piano sarebbe fallito.
<<Chi non se la sente di combattere i giganti, farà bene ad andarsene!>>

Arrivati sul posto, di giganti non ce n'era traccia, alcune squadre stavano facendo da esca sopra le mura nell'angolo dello stretto.
Rico sparò un fumogeno. La missione era iniziata.
Mentre volavamo verso il masso, io ed Eren ci guardammo sorridendo per augurarci buona fortuna.
Lui si morse la mano, io misi semplicemente una mano sull'occhio destro.
Due fulmini.

Guardando Eren uscire dal fumo, notai qualcosa di strano.
Lui era strano.
Si diresse verso me e Mikasa che lo guardavamo straniti.
<<Mikasa, spostati!>> le urlai mentre cercavo di bloccare Eren che aveva tirato un pugno al tetto della casa in cui stava la corvina.
Rico sparò un fumogeno rosso, segno che la missione era andata a farsi benedire.
Cercavo di tenere Eren fermo con il mio "potere" ma che sembrava non funzionare su di lui.
Si tirò un pugno in faccia e cadde contro il masso dopo che Mikasa provò a farlo ragionare a parole salendo sul suo naso.
Tre giganti iniziarono ad arrivare verso di noi.
<<Ritiriamoci!>> disse innervosito un soldato dietro di me.
Io e Mikasa ci girammo di scatto verso di lui.
<<Non possiamo lasciare qui Eren senza protezioni!>> protestai.
<<Il piano è cambiato! Dobbiamo cercare di riportarlo dietro le nostre linee. Rappresenta forse l'ultima speranza per l'uomo e non possiamo permetterci di abbandonarlo qui. A differenza di noi, lui è davvero insostituibile...>> disse il capitano della nostra squadra.

Io, Rico e la sua squadra andammo a far fuori quei tre giganti che ormai ci avevano raggiunto mentre gli altri tre rimasero sul tetto.
Man mano che uccidevo giganti, ne arrivavano sempre di più.
Ne avevo uccisi circa dieci nell'arco di cinque minuti, stavo usando troppa energia, non sarei durata tanto.
Nel mentre, Armin ci aveva raggiunti e aveva trafitto la nuca del gigante di Eren facendolo urlare.
Il gigante riprese coscienza, prese il masso e iniziò a dirigersi verso la breccia insieme a me che uccidevo i giganti man mano che camminavo.
Stavo cercando di resistere nonostante le mie energie si stavano consumando a una velocità assurda.
Erano entrati altri sette giganti, decisi di usare le mie ultime energie per ucciderli tutti in un colpo solo.
Corsi verso di loro e in un secondo esplosi rilasciando della sabbia grigia che li fece esplodere a loro volta.
Tuttavia l'esplosione del mio gigante mi aveva fatta volare per qualche metro sopra un tetto di una casa.
Ero già addormentata mentre si formava una pozza di sangue sotto di me.
Ma niente di grave, tranquilli!
Poco dopo, sentii un grande boato nella direzione della breccia.
Eren ce l'aveva fatta.

Armin's pov

Due giganti stavano per ammazzarci quando qualcuno gli tagliò la nuca in un nanosecondo.
<<Ehi, mocciosi, si può sapere che state aspettando? E cortesemente, ditemi dov'è la vostra compagna T/n...>>
Era Levi, Caporale Maggiore della squadra di ricerca.
Effettivamente sentivo che qualcosa mancasse, o meglio dire...Qualcuno...
<<T/n...!>> esclamammo in quattro.
<<Da quello che abbiamo visto, ha fatto esplodere il suo corpo da gigante e l'onda d'urto l'ha fatta volare verso quelle case...>> indicai alla nostra destra.
L'espressione del Caporale cambiò drasticamente.
Da freddo e tranquillo diventò un mistro tra preoccupato e arrabbiato.
Volò verso la direzione indicata senza neanche ringraziare...

T/n's pov

Sentii arrivare qualcuno sul tetto seguito da uno schiocco di lingua.
<<Sei esplosa e già dormi, mocciosa? Sanguini pure...Ti conviene non morire o ti vengo a cercare...All'inferno...Tch...Mi hai fatto pure preoccupare...>> lo sentivo piano, ma erano chiare le parole.
Mi strinse e mi portò via dal tetto.
Il fatto più divertente era che lui pensava che stessi sognando. Sarà bello prenderlo per il culo!

Due giorni dopo...

Mi svegliai.
Ero in una cella, che puzzava di muffa, su un letto scomodo e pieno di polvere che mi aveva fatto diventare gli occhi rossi.
Sbadigliai e mi misi seduta su letto.
<<Alla buon'ora direi...>> disse il mio compagno dall'altra cella.
<<Eren? Tutto bene?>>
<<Si...Siamo qui dentro da due giorni, lo sai?>>
<<Si, si, tranquillo...Che palle la polvere, non potevano pulire?>> mi alzai.
I miei piedi scalzi toccarono il pavimento freddo e una lunga vestaglia scese sulle mie gambe.
<<Cosa mi sono rotta?>> gli chiesi andando verso il lavandino.
<<Il Comandante Erwin ha detto che la Caposquadra Hanji era veramente preoccupata...Ti sei rotta due costole e hai tagli molto grandi sul fianco e la schiena, ti rimarrà qualche cicatrice>>
<<Beh, pensavo peggio>> mi buttai dell'acqua sugli occhi e gli sfregai.
<<Che ore sono?>> chiesi ad una guardia.
<<Le ore di ieri a quest'ora...>> mi rispose scocciato.
<<Le sei...>> Levi spuntò dal nulla guardando male il soldato che mi aveva dato una risposa di merda.
Ringraziai di essere stata rinchiusa o probabilmente gli avrei rotto il collo.
<<Buongiorno anche a te>> dissi togliendo le coperte dal letto.
<<Si, si...Apri la cella, muoviti...>> disse il Caporale al soldato.
Entrò nella mia cella e posò sul tavolino una tazza di tè ai frutti di bosco con qualche biscotto su un piattino.
<<Cavolo, come facevi a sapere che il mio tè preferito è questo?>> dissi sentendo l'odore mentre sbattevo le coperte lasciando una gran nuvola di polvere.
<<Non farti strane idee, è da parte di Hanji...>> mentiva spudoratamente.
Iniziai a starnutire e mi incazzai.
<<Perché nessuno pulisce?! Sono allergica alla polvere, cazzo...>>
Levi mi diede una pacca sulla testa per la parolaccia e uscì dalla cella.
<<Farò arrivare qualcuno per cambiarti le coperte...Ci vediamo in tribunale tra qualche ora...>>

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mi dispiace per l'assenza, non pensavo di essere così occupata...
non è tanto questo capitolo, scusatee🙏🏻🙏🏻
FORSE ne uscirà un altro di capitolo stasera

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 27 ⏰

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