Capitolo 9: Marta tra la Vita e la Morte

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Nel panico, Luca afferrò Marta per il braccio e la trascinò fuori dalla stanza, cercando di condurla giù per le scale. Simone e Alice li seguivano da vicino, i volti pallidi e terrorizzati. Mentre scendevano, però, Marta inciampò e cadde violentemente dalle scale, colpendo la testa. Luca gridò e si precipitò verso di lei, ma Marta non si muoveva. Aveva gli occhi chiusi, il respiro inesistente.

Luca si inginocchiò accanto a lei, scuotendola leggermente. Ma Marta non rispondeva. Temendo il peggio, la chiamò con voce spezzata: "Marta, ti prego... svegliati!"

Mentre le lacrime gli rigavano il volto, Luca sentì una morsa di disperazione stringergli il petto. L'idea di perdere anche lei gli era insopportabile, e senza pensarci, si chinò verso di lei, baciandola. In quel momento, Marta prese un respiro profondo, gli occhi che si aprivano lentamente.

"Luca?" sussurrò, la voce debole ma viva.

Luca trattenne il fiato, incapace di credere ai propri occhi. L'emozione lo travolse, e un sorriso di puro sollievo si disegnò sul suo viso. In un attimo di felicità pura e incontrollata, la sollevò tra le braccia e, senza riuscire a trattenersi, le diede un bacio, questa volta colmo di gioia per averla ancora accanto. Marta ricambiò, stringendosi a lui, e per un istante, l'orrore della casa sembrò svanire, sostituito solo dalla consapevolezza di essere sopravvissuti insieme a qualcosa di orribile.

"Pensavo di essere morta," disse Marta, sorridendo con un filo di voce.

Luca la guardò intensamente e le rispose: "Non ti lascerò mai morire."

Ma l'incantesimo non era finito: l'ombra nera si stava avvicinando, ed era pronta a rivendicare ciò che la casa le aveva già promesso.

L'Ombra di BathshebaOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz