10. L'appel du vide

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L'APPEL DU VIDE
| The  "call of the void" ... Can't you hear it? |



"L'utente dai lei chiamato non è al momento raggiungibile, la invitiamo a richiamare

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"L'utente dai lei chiamato non è al momento raggiungibile, la invitiamo a richiamare." Pronuncia la voce elettronica per la ventesima volta.

Mi sta salendo un ansia assurda, non so per quale motivo.

Già la chiamata di Isaac mi ha messo una certa ansia, non potevo dire ad Aeryn che mi avessero chiamato perché avevano preso uno degli uomini dell'uomo che la perseguita.

Finalmente arrivo nel posto in cui mi stanno aspettando Isaac e Lex, è un casolare abbandonato abbastanza lontano da casa.

Prima vedo il bastardo e prima torno dalla mia Aeryn.

Scendo dalla moto e mi aggiusto la giacca di pelle e i capelli, entro nell'edificio abbandonato e vedo da lontano i miei due amici che stanno appoggiati al muro mentre parlano.

Al centro della stanza c'è un uomo legato su una sedia con un uno strato di adesivo nero sulla bocca, ha la testa bassa.

«Allora chi abbiamo qui?» Dico mentre arrivo di fronte all'uomo, ho le mani nelle tasche del giubbotto mentre guardo l'uomo che non osa alzare il suo sguardo su di me.

Guardo i miei amici con sguardo interrogatorio, «Dice che non ha intenzione di parlare, e che non tradirà la parola data al suo capo.»

Mi risponde Lex mentre butta il mozzicone di sigaretta e si avvicina a me.

Annuisco e mi abbasso all'altezza dell'uomo, gli strappo l'adesivo dalla bocca in modo brusco e lui ringhia di rimando.

Prendo il pacchetto di sigarette dal giubbotto e sfilo una sigaretta da dentro, l'accendo e la prima boccata di fumo va in faccia all'uomo davanti a me.

«Allora io avrei da fare, quindi se mi dici quello che voglio sapere sarai ripagato il doppio.»

Ma lui non da un segno di vita, continua a guardare il vuoto del pavimento.

Aspetto che mi accenni anche una sola parola ma niente, quindi essendo che la mia pazienza è pari a zero mi spazientisco alzandomi e vado verso il tavolo alle sue spalle.

Dove sono posti coltelli di varia misura, martelli e cacciaviti,  decido di prendere un martello e mi dirigo di nuovo davanti all'uomo.

Credendo che alla vista di quello che ho tra le mani gli provochi qualche emozione, ma niente il nulla cosmico.

«Allora, parli?» Gì do un'ultima chance ma niente rimane ancora a fissare il pavimento.

Poisoned LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora