Killian Maddox, Colton Ryke, Isaac Kane, Lex Kane, Jules Maddox e Astrid James sono una delle gang più temute e spietate di Los Angeles.
Loro sono i Children of Darkness e nessuno vuole intralciare il loro cammino proprio perchè sanno che loro insi...
Please understand that i'm trying my hardest My head's a mess but i'm trying regardless Anxiety is one hell of a problem. - Chase Atlantic
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Oggi Larissa e io abbiamo finito prima il turno al McLaren, Joy ha pensato di darci il venerdì sera libero per una volta. E ovviamente in una delle poche sere libere dal lavoro, andiamo ad una festa.
Ma non ad una festa qualsiasi, noi stavamo andando ALLA festa del venerdì sera più iconica ed esclusiva che solo James Davidson può dare, uno degli scapoli più ambiti di Los Angeles che sa il fatto suo in ambito di feste da urlo.
Larissa è venuta già dopo il turno a casa mia, per pranzare e prepararci per la serata. Apro l'armadio alla ricerca di qualcosa di decente che illumini la mia vista, ma sbuffo alla vista del mio inutile armadio privo di cose carine o vestiti per queste occasioni.
Ed è li che per fortuna la migliore amica viene in mio soccorso, tirando fuori dalla sua borsa enorme un vestitino nero cortissimo a bretelle, con uno scollo generoso allestito da un ricamo che prende anche la parte inferiore.
«Già sapevo che ti serviva qualcosa di decente, che purtroppo nel tuo armadio non c'è» dice sventolandomi il vestito davanti agli occhi, aspettando che io l'afferri.
Lo prendo scuotendo la testa, «No Lars te lo scordi è troppo corto, ho capito che non siamo di certo delle suore ma a malapena mi copre il culo» dico cercando di farle cambiare idea, ma quando Larissa si mette in mente qualcosa non si arrende finché non la ottiene.
Che per carità è un ottima caratteristica ma sa essere esasperante a volte, come in questo preciso momento.
«Dai Aery non fare la santa, che lo so e lo sai anche tu che non lo sei» dice guardandomi seriamente mentre poi si gira iniziando a spogliarsi per provarsi il suo mini vestito bordeaux
«Okay lo provo, ma non ti prometto nient...» mi blocco all'improvviso mentre poso il vestito sul letto e la porta si apre di sbotto «Ehi ragazze quando siete pronte me lo dite...» dice quasi entrando in stanza e bloccandosi dato che nota solo dopo aver pronunciato la frase che Larissa ha solo la parte inferiore del vestito infilata e sopra solo il reggiseno rosso merlettato che regge il suo seno prosperoso, che se ne sta imbambolata anche lei senza muovere un muscolo.
«Noah e che cazzo però, ma non sai cosa significhi la parola bussare?» dico sbarrando gli occhi e urlando «Hai ragione sorellina, me ne vado anche se non vorrei, ma si meglio se vado» dice parlottando l'ultima parte della frase per se, credendo che non nessuna delle due l'abbia sentito ma si sbaglia.
«Lars sei ancora viva, o ti sei bloccata per tutta la vita in quella posizione?» le dico sbeffeggiandola e andando a chiudere la porta a chiave, per poi spogliarmi anche io e infilarmi quel inutile tessuto microscopico addosso.
