Bon anniversaire, Monsieur Martin

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Traffico nel mio armadio in cerca di qualcosa che non sembri troppo da sfigato, ma al venti di dicembre vorrei solo mettermi uno dei miei maglioni, ma direi di no. Come si veste la gente per andare in discoteca?

"Con chi esci?"

Sobbalzo e riflessa nello specchio vedo mia madre, ha una tisana in mano, come sempre.

"Un amico." Dico io.

"Mhm." Dice lei sedendosi sul letto.

"Cosa?"

"Nulla, penso. Dove ti porta?"

"In discoteca." Mormoro, lei scoppia a ridere e giuro che la reazione è comprensibile perché anche io scoppierei a ridere se vedessi un tipo come me andare in discoteca.

"Sì, lo so, okay."

Si sistema una ciocca rossa dietro l'orecchio, le lentiggini le ricoprono il viso.

"E dimmi un po', questo amico fuma?"

"No." Mento io.

"Beve?"

"No."

"Si droga?"

"Certo che no mamma, con chi pensi che io stia uscendo?" Chiedo io, lei ride.

"Mi accerto solo che mio figlio non esca con uno scappato di casa."

Sorrido.

"E dimmi un po', questo amico ti piace?" Chiede lei, mi si gela il sangue, mi volto verso di lei.

"Che intendi?"

"Ti piace sì o no?"

"No, mica sono gay."

"Non ho insinuato quello io, volevo capire se come persona ti piacesse, non a livello romantico."

"Ah." Mi limito a dire io.

"Comunque, divertiti e non bere troppo."

"Non berrò proprio."

"Non dare nulla per scontato. Ho avuto anche io diciott'anni."

"Sì ok, ma non mi ubriaco."
"Okay okay, va bene."

Mi rimetto a trafficare tra i vestiti.

"Secondo me dovresti metterti questi pantaloni qua e questa maglietta qua."

"E' a maniche corte, fa freddo."
"Sei giovane, smettila." Dice mamma, io alzo gli occhi al cielo.

"Sì comunque, credo possa andare bene." Dico io, lei sorride e mi lascia in stanza mentre mi cambio.

Mi vesto e poi sento il rombo di una moto, come se fosse in accelerazione. Mi affaccio alla finestra e lo vedo di sotto.

"Muoviti, Monsieur Martin, la serata è lunga."

Alzo gli occhi al cielo e chiudo la finestra. Mi infilo i jeans e la maglietta a maniche corte nera. Metto le converse rosse e scendo di sotto.

"Divertiti e sii prudente." Mi dice mia madre.

"Certo."

"Non fare troppo tardi, okay?" Mi chiede lei con tono dolce.

"Credo che tornerò molto presto." Dico con una risatina.

"Madame, lei si fa aspettare troppo."

"Smettila di chiamarmi Madame."
"Vuoi il princess treatment?"

"Stai zitto." Dico salendo sulla moto. Mi tengo ai bordi dietro e lui parte ma io lo fermo.

"Che c'è?"

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