MAJESTIC SMILE

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SIMON

Parcheggio la moto sotto casa di Jace, suono il clacson della moto insistentemente finché non si affaccia alla finestra.

"Buongiorno principessa!" Gli grido, lui mi fa un dito medio e chiude la finestra. Quanto adoro sto ragazzo. Sorrido e lo aspetto, battendo le mani a tempo sulla moto, canticchiando nella mia testa un motivetto a caso. Se avessi la chitarra dietro sarebbe meglio, potrei provare a comporla, ma non ce l'ho, perciò. Fa freddissimo oggi, santo cielo. Sto gelando. Prendo una sigaretta dal pacchetto e l'accendo. Vedo Jace arrivare con un maglioncino marrone e beige, un cappotto marrone e dei jeans beige, con le converse beige.

"Ti fanno schifo il marrone e il beige, vedo." Dico io, lui alza gli occhi al cielo e si sistema gli occhiali dai bordi dorati sugli occhi.

"Ieri non avevi gli occhiali." Dico io.

"Di norma uso le lenti."

Annuisco e gli passo il casco.

"Volevo dormire di più, ho mal di testa."

"Mi spiace, sei costretto a venire con me."

"Non voglio." Dice lui.

"Sì che vuoi, ora stai zitto."

"Perché non te ne vai a fanculo?"

"Principessa, un po' di decoro."
Mi tira un calcio contro il polpaccio. Trattengo una risata e parto per andare verso il lago.

Arrivati là, Jace scende e ne sembra quasi felice.

"Vai troppo veloce." Dice lui, io scuoto la testa e vado verso il lago. Tiro fuori dallo zaino una tovaglia e la distendo sul prato, tiro fuori le brioche ancora calde dalla caffetteria e il thermos con caffè e uno con il thè. Jace mi guarda quasi stupito.

"Hai davvero preparato tutto questo per me?" Alza il sopracciglio destro.

"Ti pare? Semplicemente io faccio sempre colazione e non volevo saltarla."

Alza gli occhi al cielo. Giuro, questo ragazzo ama roteare gli occhi.

Si viene a sedere sulla tovaglia accanto a me.

"Cos'hanno le brioche?" Mi chiede lui.

"Una ha il ripieno alla nocciola, l'altra ha la crema."

Ma lui ama il cioccolato e la nocciola.

"Prendo quella alla nocciola." Dice lui, trattengo un ghigno e prendo quella alla crema.

"Va bene? Se la volevi tu, te la do."

"Tienila." Dico io, prende uno dei due bicchieri che avevo portato e si versa il caffè. Ci inzuppa la brioche e si sporca con una macchia di crema alla nocciola il naso. Prendo un tovagliolo e glielo porgo.

"Ti sei sporcato il naso." Dico io, lui prende il telefono e si specchia nello schermo spento.

"Comunque io non ci vengo più a ballare con te." Dice lui.

"Come desideri, però ti ho preso un regalo."
"Ah sì?"

"Sì, questa mattina è arrivato."
"Posso averlo?" Chiede lui.

Gli passo il pacchetto mal impacchettato perché non so impacchettare. Apre e vede il libro.

"Seneca?" Chiede con un sorriso.

"Spero ti piaccia."
"Non pensavo che conoscessi il De Brevitate Vitae."

"A quanto pare..." Dico io, in realtà ho preso quello con la trama che m'ispirava di più.

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⏰ Ultimo aggiornamento: 6 days ago ⏰

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