The boy of the bench

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Era alto,tanto che messa accanto a lui sarei potuta essere sua figlia; era così magro, e le sue braccia erano così sottili ,ma nonostante ciò avevano un qualcosa di così terribilmente sexy grazie alla grande quantità di vene che si potevano notare sulle sue bianche braccia e sulle sue mascoline mani.
Il suo viso era anch'esso chiaro,pulito e non vi si trovava un imperfezione neanche a cercarla, i suoi occhi erano di un nocciola tendente al verde e sopra vi erano degli occhiali che lo rendevano ancora piú affascinante.
Come se non mi fosse già piaciuto abbastanza notai
le sue labbra, grandi ma non troppo, rosee...dio, avrei voluto morderle fino a farle sanguinare e i suoi denti, bianchi, dritti, perfetti.
Infine i suoi capelli, neri, sistemati su un lato senza un'attenzione a fissarli tant'è che era continuamente costretto a risistemarli.
Stava lì, su una panchina del parco a leggere sul telefono, e io, nella panchina difronte a fissarlo.
Non ho mai creduto ai colpi di fulmine ma diavolo se questo lo era...
Non può essere così bello...è un angelo...
Improvvisamente, probabilmente accortosi di me alza lo sguardo e si alza.
Oddio si sta avvicinando verso di me e...

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