𝐏𝐑𝐄𝐉𝐔𝐃𝐈𝐂𝐄 [𝐏𝐫𝐢𝐝𝐞'𝐬 𝐒𝐞𝐪𝐮𝐞𝐥]

2 - When We Were Young

NOVA

When We Were Young – Adele

Sento il forte martellare del cuore nelle orecchie, un lieve fischio in lontananza, come se stessi sognando.

Perché questo è un sogno, vero? In realtà sono nella mia stanza, al fresco dell'aria condizionata, e tra poche ore mi sveglierò per partecipare al matrimonio della mia migliore amica.

«Nova.»

Ho il fiato corto.

«L'inalatore, Hali. Ha bisogno dell'inalatore» sento la voce di Aura.

«Che le sta succedendo?» Sandra.

«Oddio, è per la sigaretta? La spengo subito!» Allie.

«Nova, tesoro, inala. Forza.»

Stringo la mano attorno all'oggetto e inalo il medicinale, tornando a respirare meglio. La vista si schiarisce ma il cuore continua a battere come un forsennato, pronto a evadere dalla cassa toracica.

Lui è lì, dall'altro lato della strada. Muove un passo nella mia direzione.

Stavolta sono io a compiere un passo indietro mentre scuoto piano il capo.

È vivo.

Nemesi è davvero vivo e... non è solo.

I miei occhi si focalizzano sulla donna al suo fianco, lei mi guarda con curiosità mentre cerca di attirare l'attenzione del ragazzo parlandogli.

Ha un'altra.

Tre anni trascorsi in lutto, piegata in due dal dolore per la sua assenza, il cuore frantumato e lui... lui ha semplicemente deciso di andarsene e crearsi una storia altrove.

Forse si era stufato di me. Dio mio padre. Dei combattimenti. Ha inscenato la sua morte e adesso, con la mia presenza, ho rovinato i suoi piani.

«Nova, che facciamo?» bisbiglia Halima.

Volto il capo in direzione della mia amica. «Devo andarmene.» Guardo Aura. «Ti chiedo... ti chiedo scusa ma non posso restare.»

«Non dirlo nemmeno, tesoro. Forza, cerchiamo un taxi.» Avvolge un braccio attorno alle mie spalle mentre Halima mi stringe una mano.

«Non sto capendo. Quindi ce ne andiamo?» chiede confusa Sandra.

«Ce ne andiamo» conferma Aura. «Vi spiegherò tutto più tardi, ma adesso dobbiamo allontanarci da questo posto.»

«Ci sono una serie di taxi più avanti, li ho visti mentre arrivavamo» dice Allie, girandosi nella nostra direzione. Lei e Sandra sono davanti a noi. «Possiamo provare lì o, nel caso, chiamare. Ho il numero della compagnia.»

«Perfetto.» Annuisce Halima.

«Ehm, si tratta di un ragazzo?» mormora Sandra. «Perché ce n'è uno che si sta avvicinando e non ha uno sguardo amichevole.»

Sollevo il capo, voltandomi di scatto.

Nemesi cammina nella nostra direzione, la mascella serrata e lo sguardo cupo. La sua ragazza lo segue da una certa distanza.

«Andate, vi raggiungo tra poco» asserisco.

«Forse è meglio chiamare la compagnia, almeno avrai un po' di tempo» commenta Allie.

Le riservo un sorriso breve in segno di ringraziamento.

«Cosa? No. Non ti lascio da sola con quel... quel bastardo. Vivo» biascica Aura, ancora incredula.