Capitolo 1 ~ Il Summoning

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Sentiva di essere distesa tranquillamente nella sdraio in riva al mare, lo sciabordio delle onde, il vento che le accarezzava dolcemente i capelli, il sole che riscaldava il suo corpo.
Era tutto così perfetto fino a quando sentì il suo nome. Si girò di scatto e vide un bambino con un pallone pronto a giocare con lei. Ben presto la voce del bambino si fece distorta e più oscura costringendola ad aprire gli occhi.

"Miss Winslow le sembra modo!?"
Sofiya si strofinò gli occhi e realizzò che la scottante sabbia ai suoi piedi era svanita.
"Mi scusi... non ho dormito troppo questa notte."
"Pagina 58, capitolo 3. Veda di stare al passo."

Vi presento Sofiya Winslow, ragazza svogliata ma sveglia, odia l'ordine e la semplicità ma se le si propone qualcosa di più complicato di una colazione al bar bisogna aspettarsi un no come risposta.

Con la cravatta ambra al di sopra di una camicietta, la gonna a scacchi del medesimo colore e i capelli disordinati, il tutto sarebbe stato più guadabile se stirato e sistemato ma a fin dei conti, erano solamente le nove di lunedì mattina, come biasimarla.

Nel mentre tentava di recuperare la matita con il logo della scuola, Giardino di Aether, si voltò per vedere il volto divertito del compagno.
"E lei Mr Lancaster veda di non ridere." Lo incalzò la professoressa.

Noah Lancaster era l'unico motivo per il quale Sofiya ancora si presentava alle lezioni, il suo migliore amico d'infanzia, colui che riusciva a farla ridere anche nel peggior momento di sconforto. Ma ora era lì e l'unico a ridere era lui per l'ottimo intrattenimento fornito nella lezione noiosa.

"Basta..." esclamò la ragazza mentre gli dava un colpetto alla spalla cercando di nascondere un sorriso.
"Assomigliavi a mio zio post cena di Natale."
"Che bel complimento."
"Puzzi come mio zio post cena di Natale."
"Che cosa?"
"Stai sudando abbastanza, sei agitata?"
Sofiya tirò gli occhi al cielo, ignorando del rosso che stava sorgendo sulle sue guance , mentre accennò con la mano all'amico, ancora una volta di smettere: "Tu dici?"
"Hai una possibilità su seicento di essere scelta, stai rilassata."
"E se..."
"Pensi davvero ti chiameranno per il Summoning?" chiese Noah ironicamente.
"È solo una sensazione la mia..." mormorò Sofiya.

La conversazione fu interrotta dall'insegnante infuriata per il disturbo, così la lasciarono incompleta e la ripresero dopo la giornata scolastica.

Ricordo ancora con l'insegnante Ms Grimble e la sua stazza che riusciva ad occupare addirittura tre sedie, tanto grassa era che preferiva spiegare in piedi girando per la classe, così "faceva movimento fisico".
Tutti sapevano che era semplicemente perché le sedie erano di un legno troppo fine e se avesse provato a sedersi su una probabilmente si sarebbe spezzata.

Nonostante la corporatura di Ms Grimble era solita ad oscurare la vista... volevo dire la mente delle persone, la mente di Sofiya tornava sempre lì. L'evento dell'anno, il giorno che tutti aspettavano.

Non si sentiva all'altezza, se mai fosse stata scelta non sarebbe riuscita a mantenere il carico di emozioni troppo forti o anche semplicemente lo stress delle prove.

Nel giorno del Summoning vengono selezionati sei ragazzi in tutto il regno di Orlathis, per svolgere delle prove estreme che, se superate portano ad elevare il proprio mecenate e renderlo in Dio a tutti gli effetti.

Già... una faccenda seria, ma partiamo dal principio.

In cima a tutto troviamo i Primordiali, i creatori di cosa bella e buona al mondo, o almeno così dicono. Mantengono "l'equilibro e l'armonia", che tradotto significa che si limitano a stare lassù a guardare, mentre si pavoneggiano per la loro "opera divina". Non proprio umili, ma fa parte del loro fascino.

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