Capitolo 2 ~ Il Cozy Corner

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"E l'ultima prescelta è Sofiya Winslow, con il suo mecenate Caspian Thalorin."

Il battito cardiaco di Sofiya riprese lentamente a battere minuti più tardi.
I sei prescelti finalmente insieme, divisi dalla folla rumorosa davanti a loro.

Finita la cerimonia Ms Ardent si fece strada fra i corridoi dell'accademia, svoltò un paio di volte a destra, poi a sinistra e infine ancora a destra.
La tensione nell'aria era palpabile, soprattutto per il fatto che a poco da lì avrebbero visto una delle sale proibite e più prestigiose della scuola.

La preside schioccò le dita di fronte ad una porta e invitò con la mano ad entrare.
Un senso di meraviglia comparve sui volti di tutti.

Entrai anche io in quella sala, cari lettori, però lo feci di nascosto di notte, quando nessuno poteva vedermi.
È una sala incredibile, una maestosa fusione di eleganza e potenza, capace di togliere il fiato a chiunque vi metta piede per la prima volta.
La luce entra in un tripudio di raggi dorati attraverso l'enorme cupola di vetro che sovrasta l'intera stanza, riflettendosi sulle superfici marmoree e sui dettagli dorati come un fiume luminoso.
Ogni colonna è una torre scolpita di bellezza antica, ornata da capitelli d'oro che si innalzano verso il soffitto con una grazia imponente.

Sulle pareti, sculture di figure mitologiche osservano la sala come sentinelle di un tempo dimenticato,  un gigantesco lampadario d'oro pende dal soffitto come un sole artificiale, e da importanza alla stanza.
È come trovarsi in una cattedrale della magia, un luogo dove la bellezza artistica si fonde con una forza primordiale, o forse ancora più potente.

"Vi presento "The Summit Chamber", qui sarete liberi di venire e esercitare il vostro potere senza limiti, a patto che giurerete di non rivelare a nessuno il contenuto di questa stanza." Iniziò la preside nel mentre si sistemò le due ciocche davanti alla fronte.

"Ricordate, l'unione fa la forza, solo così potrete vincere".

Quando Ms Ardent batté le mani, intorno a loro si formò una foschia biancastra, come una nebbia delicata che non ti permette di vedere troppo lontano da te.
"Mostratemi cosa sapete fare."

Allo schioccare delle dita della preside, tutti i mecenati scomparvero e al loro posto fuoriuscirono delle figure non del tutto delineate, sembravano ombre o forse era solo un brutto scherzo fatto dalla nebbia.

"Le vedete anche voi o sono diventata schizofrenica?", annunciò Quinn in un sospiro nervoso.
"Cristo dovrei smetterla di mischiare il caffè con gli energy drink", disse scherzosamente Noah rivolgendo un sorrisetto a Sofiya.

Con un ultimo schiocco di dita, anche la direttrice dell'accademia si dematerializzó ed i sei ragazzi rimasero soli nella sala.

Zoey fissò le ombre, visibilmente a disagio, poi sbottò: "Okay, io voto che ce ne andiamo subito... prima che finiamo in una di quelle storie che mia nonna legge su Facebook."

Logan annuì, guardandosi intorno nervosamente: "Sì, e magari chiudiamo pure a chiave... non che serva a molto contro le ombre, ma almeno possiamo dire di averci provato."
"Non credo siano così stupidi da aver lasciato le porte aperte..."

"Tentar non nuoce no?", dichiarò Juan mentre iniziava a correre verso l'uscita.
"Sì, ok, è bloccata."

"Pensavi davvero fosse aperta?", rise Quinn.
"Come si combattono delle ombre-mostro?", commentò Sofiya.

"Solitamente non si combattono, forse c'è qualcosa o qualcuno che le sta controllando" ipotizzò Logan.
"Certo, ci mancava Lord Oscurello", rispose Noah.

I ragazzi iniziarono a radunarsi al centro della sala, schiena contro schiena, formando così un piccolo cerchio. Zoey prese l'iniziativa e chiese agli altri quale fosse il loro dono per rendersi conto se poteva tornare utile.

The Riftwalk (ITA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora