Capitolo 13 (CAPITOLO REVISIONATO.)

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Leggete la fine è importante...

Mi annoiai come al solito tutto il pomeriggio, non avevo mangiato niente a parte il gelato che mi aveva portato Luke. Guardai la televisione e cercai di leggere un libro noiosissimo che il nostro caro professore di grammatica ci aveva dato da leggere, il risultato fu il manoscritto a terra e io che insultavo malamente l'autore che aveva scritto queste pesantissime 142 pagine. Lo avrei volentieri bruciato nel camino, se ce ne fosse stato uno.

Ero alla pagina 47 quando sentii il rumore di una moto fin troppo famigliare: quella di Jamie.

Valery mi aveva detto che non sarebbe venuta a casa per uscire con Alec, per tirare un po' su di morale anche a lui.

Avevo sempre invidiato quel suo lato da buona samaritana.

Mi alzai goffamente dal divano con l'intenzione di non vederlo per quanto più tempo possibile.

Mi dovetti ricredere quando mi fermai a metà corridoio sentendo degli strani rumori, cazzo.

Scesi il più velocemente possibile le scale mentre gli spari aumentavano di frequenza. Aprii di scatto la porta del condominio.

"Cazzo Scarlet che diamine stai facendo?" Mi urlò Jamie mentre cercava di ripararsi dietro la sua moto.

Mi riparai dietro al muro di fianco al portone mentre vedevo uomini su moto completamente nere sparare in tutte le direzioni, concentrandosi maggiormente su un bar dall'altra parte della strada.

Un'ondata di ansia di abbattè su di me quando mi accorsi della mia adorata macchina poco distante dal condominio.

Dopo qualche secondo vidi quegli uomini immensi vestiti con giacche di pelle nere allontanarsi, mentre il suono delle loro moto risuonavano per la piccola stradina.

Corsi subito incontro a Jamie per assicurarmi che stesse bene. Impallidii non appena mi resi conto del sangue sulla sua giacca.

"Dannazione" dissi.

Il ragazzo si teneva il braccio con la mano del braccio sano mentre stringeva i denti per il dolore.

Lo aiutai ad alzarsi e ci dirigemmo verso il portone, non disse una parola per tutto il tragitto fino alla sua camera.

Andai in cucina a prendere il kit per le emergenze per poi tornare nuovamente dal ragazzo, il quale si era già tolto la giacca e la maglia, rimanendo a torso nudo.

Cazzo che figo.

Rimasi due secondi ad ammirare la sua bellezza, per poi ricordarmi della sua ferita.

La disinfettai pulendola per vedere quanto fosse grave.

"Sei fortunato, ti ha preso di striscio" dissi sorridendo.

"Se fossi stato fortunato non mi avrebbe nemmeno sfiorato." disse scazzato.

"Be guardiamo il lato positivo, sei ancora vivo, no?" Dissi sbuffando.

"Questa sera ho un incontro importante, non posso rinunciare."

"Nessuno ti ha detto di farlo, è solo un graffio, per così dire, ti fasceró la ferita e potrai andare all'incontro."

"No che non ci può andare." disse una voce alle mie spalle.

"Alec non iniziare!" Lo rimproveró Jamie.

"Lo sai perfettamente contro chi combatterai questa sera, ha tenuto testa anche a Blackford. Sfrutterà la ferita a proprio vantaggio."

"È comunque stato sconfitto da Ryan, sarà un gioco da ragazzi batterlo." Controbattè cocciutamemte il biondo.

A Meaningless Love //Jamie Campbell Bower REVISIONATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora