Prologo

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Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte.

La luce è spenta. Non so cosa stia succedendo. Un bagliore di accende nel buio come una stella. Era un accendino.
"Alex?" Mi guardo intorno cercando di percepire qualcosa. Chiudo gli occhi e li riapro il secondo dopo.
Lui è davanti a me. Mi fa lanciare un grido soffocato.
"Alex, tu non sei così" cerco di farlo ragionare. Le parole escono dalla bocca con velocità, come se avessi pochi secondi per dirle.
"Sei fortunata, bambolina, oggi ti lascio un piccolo segno... ma domani... se mi fai incazzare non finisci bene" prende il coltellino che porta in tasca e lo apre.
"Cazzo, Alex! Che vuoi fare?!" Sono seduta sul suo letto nella sua camera buia, ho quindici anni e la mia vita sta prendendo una piega sgradevole da quando è tornato da Boston.
Mi allontano il più possibile da lui, ma ovunque mi giri, c'è, con quel coltello in mano.
Mi lascia un taglio facendomi urlare. Il mio braccio continua a sanguinare e io a sentirmi peggio.
Le lacrime iniziano a scendere mentre perdo i sensi sul suo letto, macchiandolo del mio sangue.

Oggi ho smesso di amarlo

Come veri nemici
Dolore dietro all'apparenza

Come veri nemici-1 REVISIONATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora