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I got a feeling that tonight's
gonna be a bad night
- The Black Eyed Peas

Adeline's pov

Fissavo il mio riflesso allo specchio, mentre applicavo il mascara sulle mie ciglia con una piccola difficoltà poiché mi tremavano le mani. Non riuscivo a concentrarmi. Perché ho detto si a Max?


Ho un brutto presentimento riguardo lui, chissà perché.

Sarei potuta rimanere semplicemente a casa, sotto le coperte, leggendo un bel libro. Non mento, ho pensato di rimanere a casa, dopotutto Alex volkov mi aspetta.

Però no. A quanto pare, o almeno come dicono le mie amiche, tra me e Max c'è chimica.
Si può dire che Ivy mi abbia costretta, sostiene che Max è uno schianto.

Forse intendeva uno schianto contro una macchina?
Va bene, va bene scherzo... beh, in fondo è carino, no?

Il viso di Xavier mi tornò in mente, come un fantasma, e mi trovo di nuovo a quella festa. La mano prende a tremare più intensamente sentendo una strana tensione.

Su dai devo rilassarmi, è solo un uscita.

Il suono di una notifica interruppe i miei pensieri. Chiusi il mascara e presi il mio telefono.
Che strano, un numero anonimo.

Incuriosita sbloccai il cellulare e apparì un messaggio.

Sconosciuto
Sta attenta, stella.

Il sangue mi si gelò nelle vene.Al nomignolo capii senza alcun dubbio chi è la persona dietro il messaggio. Come fa ad avere il mio numero?

Decisi di ignorate completamente il messaggio, almeno per ora, sta sera non voglio pensarlo, neanche un secondo.

Indossai una giacca leggera e scesi le scale velocement. Max era lì fuori appoggiato al cofano della sua macchina. Il suo sorriso si allargò non appena io uscii dalla porta.

"wow, Addie. Stai benissimo"
Forzai un sorriso al suo commento.
"grazie max"

Il suo entusiasmo era quasi contagioso eppure sentivo sempre una certa preoccupazione in me.

Il locale che scelse Max era tranquillo, quasi troppo, le luci soffuse e la musica leggera. Un bel bar, e soprattutto sembra perfetto per parlare. Sarà un appuntamento tranquillo.

"ti piace?"
Mi chiese Max sedendosi a un tavolo, feci lo stesso togliendo la giacca e prendendo posto di fronte a lui.

"è carino"
Sorrisi e iniziammo a parlare di cose leggere e divertenti, quasi mi scordai di tutto sorseggiando il mio drink.

"Oh aspetta! Domanda importante"
Disse Max con un sorrisetto e incrociò le braccia al suo petto.
"la pizza, con o senza ananas?"

La sua domanda mi close di sorpresa facendomi ridere. Ananas sulla pizza?!
"Ovviamente senza! Come potrebbe mai finire l'ananas sulla pizza?"

Lui si portò una mano al petto fingendosi ferito causandomi una risata. "Addie mi deludi. Secondo me l'ananas è troppo sottovalutato"

"Oh mio dio sta zitto! La pizza è sacra. Non dovrebbe manco avvicinarsi l'ananas."
Ribattei decisa. Scusate ma la pizza è la pizza.

"risposta sbagliata"

"ma che dici -"
Una chiamata interruppe il nostro dibattito sulla pizza. "scusa un secondo"

Presi il telefono, un numero anonimo, risposi.
"Pronto?"

Nessuna risposta.

"Pronto?"

Ripetei  ancora una volta, ma di nuovo, nessuna risposta.
Alzai le spalle e staccai la chiamata.
Che strano.

"chi era?"
Chiese max.

"non ne ho idea, forse hanno sbagliato"

Mi lasciai indietro tutto e continuammo il nostro appuntamento senza altri disturbi.

La serata si concluse, erano passate ore ma io non ci ho fatto caso.
Max è simpatico infondo, non è per niente male devo dire...

Era stato piacevole, più di quanto avessi immaginato. Parlare con Max mi aveva fatto sentire un po' più leggera, come se, per un po', fossi riuscita a mettere da parte i miei pensieri oscuri.

Forse grazie a Max?

Ma mentre ci avvicinavamo alla mia casa, il peso della realtà tornò a farsi sentire.

Max parcheggiò davanti a casa mia. Prima che potessi aprire la portiera, mi guardò. "Ti accompagno fino alla porta?" chiese, con un sorriso che sembrava sincero.

"Sì, ok," risposi, cercando di sembrare normale, e accennai un sorriso

Quando scendemmo dalla macchina, Max si avvicinò a me, camminando esattamente accanto a me. La strada era deserta e silenziosa, e la brezza notturna sembrava sussurrare tra gli alberi.

Arrivammo finalmente davanti al mio portone. Max si fermò e mi guardò intensamente, come se volesse dire qualcosa, ma esitò. Poi, senza preavviso, allungò una mano per toccarmi la guancia. La sua mano scivolò lentamente sulla pelle, come per accarezzarmi, ma il suo tocco...

Fu come una scossa elettrica.

Immediatamente,sentii il mio cuore battere all'impazzata. Il respiro mi si fermò. L'aria divenne improvvisamente densa. Il suo tocco, così familiare, mi riportò a un altro momento. A un altro corpo. A un altro abbraccio che non avrei mai voluto sentire di nuovo.

Un altro uomo, un altro tocco. L'odore di sigarette, il respiro caldo sulla mia pelle. E la sua mano che si allungava, proprio come quella di Max, ma senza gentilezza. Senza rispetto.

Un brivido mi percorse la schiena. La mia mente si oscurò per un istante, come se tutto si fermasse nel mio mondo. L'immagine del passato mi invase, e non riuscivo a scacciarla.
Non mi capita da molto... Forse è a causa del brutto presentimento che ho su Max che mi fa provare questa sensazione.
Il mio respiro si fece irregolare.
Max non si accorse del mio turbamento.

"Addie" la sua voce mi svegliò bruscamente dal mio incubo interiore. "grazie della serata, ci vediamo domani a scuola okay?

Avvolse le sue braccia al mio corpo in un abbraccio che ricambiai. Ma la sua mano si fece strada troppo giù, sfiorando il mio sedere.
Sorrisi imbarazzata e feci un passo indietro, il battito del cuore accelerato, il respiro affannato. Cercai di sembrare calma, ma ogni fibra del mio corpo era tesa. "Sì... sì, ci vediamo domani, max" mentii, cercando di mascherare l'angoscia che mi stava sopraffacendo.

"Grazie per la serata,è stato bello" aggiunsi rapidamente, cercando di allontanarmi da lui. Mi sentivo in trappola.

Max fece un passo verso di me, ma io lo fermai con uno sguardo. Non volevo che si avvicinasse più. Non volevo che mi toccasse ancora.

"Ci vediamo, Max," dissi, con una voce che tradiva la mia ansia.

Max sorrise, ma non disse nulla. Semplicemente, mi guardò mentre mi voltavo e mi allontanavo velocemente verso la porta. Non avevo il coraggio di guardarmi indietro.

Quando finalmente chiusi la porta dietro di me, il mio corpo tremava. Avevo bisogno di distogliere la mente, ma il ricordo del suo tocco restava lì, pesante, come un'ombra che non riuscivo a scacciare.

Perché mi succede questo?
Perché ora?
Alla fine max è un bravo ragazzo.
Con gli altri non è successo.

Cosa c'è che non va in me?

Non ha fatto niente di strano, eppure mi sento così.

Spazio autrice
Holaa raga
Come state? Spero bene.

Eccoci con il capitolo 5,spero vi sia piaciuto, se così fosse lasciate una stellina e fatemi sapere cosa ne pensate.

Cosa ne pensate di Max? sono curiosa.

Il prossimo capitolo ✨✨✨

Se volete
Ig: lune._caine

A presto, stelle

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: 2 days ago ⏰

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