4. 𝑰 𝒘𝒐𝒏'𝒕 𝒍𝒆𝒕 𝒚𝒐𝒖 𝒈𝒐

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Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce.
Blaise Pascal

Blaise Pascal

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Vanessa's POV

La musica rimbomba ovunque, il ritmo entra sotto la mia pelle mentre mi muovo a tempo tra la gente. Adeline e gli altri sono spariti, ormai non li vedo da quando è iniziata la festa, ma in questo momento tutto ciò che importa è la festa. La musica.

E soprattutto il divertimento .

I miei occhi vagarono nella stanza, cercando qualcuno del mio gruppo, ma la prima cosa che vidi furono loro.
I gemelli Foster.
Che come al solito non passano inosservati.

Ryan e William, sono gemelli, sì, ma sono diversi in tutto.

Ryan ha un'energia travolgente, riesce a far sì che tutti lo seguano, è l'anima della festa, infatti appena entra in una stanza porta divertimento, il suo sguardo è capace di spogliarti.

William, a differenza di Ryan, è più silenzioso, è il più pericoloso tra i due ma allo stesso tempo probabilmente il più dolce...
Entrambi pericolosi, entrambi irresistibili.

O almeno agli occhi di tutte.

Ai miei, invece, c'è solo William.
Ormai da anni. Cerco di convincermi che lui sia solo uno dei tanti eppure non riesco a toglierlo dalla testa.
È la mia cotta da molto tempo...

Notai i suoi occhi vagare su di me, cercai di ignorare il suo sguardo.

Concentrati, non pensare a lui.

Distolsi lo sguardo e continuai a ballare, seguendo perfettamente il ritmo della canzone, lasciando ondeggiare i miei fianchi tra la gente.

Improvvisamente, appena la canzone finì, sentii delle dita sfiorare i miei fianchi e un respiro caldo sul mio orecchio. Mi gelai sotto quel tocco. Chi cazzo è?

"Non si saluta? Male, male, Vanessa."
Un sussurro da una voce cupa e profonda fu capace di paralizzarmi, di fermare tutto il mio mondo. Il suo respiro caldo mi sfiorò il lobo dell'orecchio e piano scese sul mio collo. La presa sui miei fianchi si rafforzò...

È lui...
Lo riconobbi.

"Io..."
Cercai di dire, non trovando le parole. La sua risata intossicante mi fermò.

"A parole tue, piccola."
Le sue parole fecero smettere il mio cervello di funzionare.

Piccola...

Mi sciolsi a quel nome, davve-

No, aspetta! Non ha il diritto di chiamarmi così.

"Ryan... Credevo di averti detto di lasciarmi in pace."
La mia voce uscì quasi spezzata, anche se cercai di nasconderlo. Le sue mani strinsero la mia vita così forte da farmi male.

"Dopo quella notte non ti lascerò mai andare, Vanessa, ricorda le mie parole."
Quella frase fu capace di mandarmi i brividi in tutto il corpo.
Non ebbi il tempo di rispondere, sentii le sue mani lasciare i miei fianchi e il calore del suo corpo farsi sempre più lontano.

Non ebbi il tempo di rispondere, sentii le sue mani lasciare i miei fianchi e il calore del suo corpo farsi sempre più lontano

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Adeline's POV

Il suono della campanella riecheggiava nei corridoi, ma io restavo immobile davanti al mio armadietto, incapace di concentrarmi su qualsiasi cosa. La festa di ieri sera mi rimbalzava ancora in testa come un film a cui non riuscivo a mettere pausa. Le mani di Xavier sul mio corpo, il suo sussurro velenoso, la tensione che sembrava pronta a esplodere in mille pezzi...

Strinsi i libri al petto, cercando di scacciare quelle immagini, ma era inutile. Mi sentivo ancora addosso il suo respiro caldo e quelle parole. "Dimmi, stella, il suo tocco era meglio del mio?"

Inspiro a fondo, ma l'aria sembra pesare. Devo concentrarmi su altro. Su qualsiasi altra cosa.

"Ad!" La voce di Max mi fece trasalire. Mi girai e lo vidi camminare verso di me, un sorriso radioso che contrastava i miei pensieri.

"Sei viva, meno male! Dove sei finita ieri sera quando si sono spente le luci?" ridacchiò, ma il suo sguardo era sinceramente curioso.
Non sapevo cosa rispondere, non potevo di certo dirgli:
"Oh, ieri? Beh, Xavier mi ha rapita da te, sì, non bastano i precedenti che ha, e mi ha fatto una scenata di gelosia!"

"Scusa se sono sparita, dovevo tornare a casa."
Accennai un sorriso.
Prima cazzata del giorno, detta.

"Mh, capisco... ti va di uscire stasera?"
I miei occhi spalancarono alla sua richiesta.
Io uscire con Max Harris? Fino a un anno fa non lo avrei mai pensato.

"Certo, va bene."
La campanella che indicava l'inizio della lezione mi distrasse da Max.
"Scusa, devo andare! Contattami dopo per i dettagli, okay?"
Gli dissi di corsa, voltandomi per andare in classe.

Ma una mano, quella di Max, aggrappò il mio polso tirandomi indietro, facendomi scontrare contro il suo petto.

La sua bocca si avvicinò alla mia, posando un bacio gentile proprio all'angolo della mia bocca.
"A dopo, Addie."

Spazio autrice

Ecco finalmente il capitolo 4.

Spero vi sia piaciuto, se così fosse lasciate una stellina e fatemi sapere cosa ne pensate!

se volete
Ig: lune._cainee

A presto, stelle🌟

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