Mi piacevano i boschi, da sempre. Mio padre mi ci portava sempre quando ero piccola, essendo un cacciatore.
Sono cresciuta tra questi arbusti, aria fresca e uccellini che cantano.
Stavo sul balconcino della mia casa in mezzo ai boschi, sorseggiando la mia solita cioccolata calda quando sentì un grido agghiacciante.
Mi alzai in piedi, stranita, di solito da quelle parti non c'è nessuno...
Mi risedetti ma posai la tazza rossa, regalata da mia madre qualche anno fa, per terra. Quel grido mi aveva sconvolto.
Era ancora mattina presto, allora decisi di tornare a dormire magari mi avrebbe fatto scordare quel momento.
"Scappa!"
Mi sedetti sul letto, con le orecchie in ascolto. L'avevo udito veramente o era solo la mia immaginazione? Erano le undici di mattina, strano che qualcuno si aggirasse per i boschi a quell'ora. E poi perché "Scappa"?
Decisi che era ora di infilare gli scarponi e fare una bella camminata nel bosco.
Appena in piedi, notai la tazza rossa nel lavandino...Cercai di ricordare se l'avessi messa io lì. Anche se ero più che certa di no, cercai di convincermi che magari mentre ero sconvolta non me ne sono neanche accorta.
Appena fuori dalla porta, riuscì a respirare una bella boccata d'aria.
Drizzai le orecchie per vedere se sentivo qualcosa...Niente.
Incominciai a incamminarmi, soprattutto sul viale dei ricordi...
Mi ricordavo di mio padre, quando avevo cinque anni, che mi portava per la prima volta nel bosco. Mi emozionavo per tutto, mi bastava vedere uno scoiattolo o...
"Ti ho detto di scappare!"
Mi fermai di colpo e mi guardai intorno, alla ricerca di un rumore o di vedere qualcosa. Niente...
Mi sedetti su una roccia e aspettai per ore un'altra parola.
Mentre osservavo due colibrì vidi qualcosa tra gli alberi, una semplice sagoma.
Scattai in piedi, che cosa avevo visto?
Iniziai a camminare in quella direzione, sperando di trovare qualcosa.
Dopo mezz'ora di camminata stavo per arrendermi poi...
"Fuggi!"
Invece di fermarmi, decisi di continuare a camminare e iniziai a rispondere a quella voce
"Chi sei? Hai bisogno di aiuto?"
"Fuggi...Fuggi...Fuggi"
Non avevo intenzione di arrendermi e infatti, finalmente, trovai qualcosa...Un'impronta, troppo grossa.
Decisi che era un orso allora decisi di tornare a casa, ma prima dovevo avvertire quella persona
"Devi scappare tu, probabilmente c'è un orso"
Appena tornata a casa notai una cosa...La porta...lo lasciata chiusa per paura che entrassero gli scoiattoli, adesso era aperta.
Entrai silenziosamente, avevo paura.
"Sei tu che devi scappare!"
Quella voce sembrava più vicina...
In camera da letto c'era qualcosa...qualcosa che non sapevo descrivere...Forse solo un'ombra ma così enorme...
"Ti avevo detto di scappare!"
Era quell'ombra che parlava...Non poteva, non aveva bocca o occhi. È solo un'ombra.
La vedevo avvicinarsi...Mi misi a correre.
Corsi, corsi, anche se sapevo che non mi stava seguendo, corsi e basta.
poi sentì delle parole
"Ormai è tardi, ti avevo avvisato"
Sapevo che era dietro di me. Smisi di correre...Ormai non c'è l'avrei mai fatta...
Incominciai a camminare piano, con la sua presenza che non mi lasciava mai...
Mentre guardavo il cielo, sentì l'ombra avvolgermi...
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storielle Horror
Misterio / Suspensodelle piccole storie, un po' horror che vi faranno salire l'ansietta