CAPITOLO 4

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Uscii dalla doccia e corsi ad aprire la porta, trovandomi davanti Calum con addosso degli skinny jeans e una maglietta con il logo dei Nirvana in giallo e in mano il suo IPhone.

"Ciao" salutò prima lui.

Lo salutai con un sorriso e mi sposato per farlo entrare.

"Vado un attimo in camera, tu fai come se fossi a casa tua"

Lui annuì ed io iniziai a camminare verso la mia stanza.
Quando scesi in sala mi trova Calum un un piatto in mano in cui c'erano un hamburger e delle patatine, diciamo molte.
Un altro piatto invece era posato sull'isola della cucina.

"Hai ordinato del cibo" gli chiesi.

"Si, pensavo avvessi un po' d'appetito
e poi sai io sto morendo di fame"

"In effetti" risposi ridendo e poco dopo si aggiunse anche lui.

Mangiammo in silenzio,chiaramente, entrambi a disagio.

"Allora..." iniziò ma su fermò per bere un goccio della sua acqua"sono venuto qua per parlarti di una cosa ben precisa"

"Quale? Vai parla" lo incitai e lui prese un respiro profondo e continuò.

"Ti ricordi Erika?" risposi con un cenno del capo."Ecco bene,mi ha chiesto di rimettermi con lei"

"E qual'è il problema?"gli chiedo abbastanza confusa dal fatto che sia venuto a dirmelo.

"Che io non voglio mettermi con lei,perché mi piace un'altra persona"
"Oh" non so perché ma mi sentivo come se una piccola speranza che avevo dentro che io potessi piacergli veniva mandata a puttane.

"Posso chiederti una cosa?" gli chiesi senza mai guardarlo, mentre lui sembrava non riuscire a togliermi gli occhi di dosso.

"Si, va spara"

"No niente, lascia perdere"

"Dai,Amber, che mi dovevi dire"

"Nulla fidati"

"Okay" decise di lasciar perdere e gliene fui grata.

Nel frattempo avevamo finito di mangiare e Calum aveva mangiato, praticamente, metà delle mie patatine.
Quando andati in cucina per buttare tutta la sporcizia causata da Calum sentii un trillo proveniente dal mio cellulare segno che avevo ricevuto un messaggio.

*Hey Amber, dobbiamo parlare di Calum.
Sono fuori davanti alla porta di casa tua.
Esci fuori immediatamente.

-Baci Bea*

Che voleva Bea? Che ci faceva davanti a casa mia alle 10.30 di sera?
Dissi a Calum di stare seduto sul divano e che se voleva poteva utilizzare la WiFi mentre io uscivo un attimo.

Uscii e Bea era in preda all'ansia, continuava a camminare avanti e indietro, neanche doveva dirmi di scappare che stava arrivando la fine del mondo.

"Eccoti devo dirti una cosa ma prima preparati" anuii aspettando che continui"Tu piaci a Calum" Urlò la mia amica.

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