CAPITOLO 2

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Erano  più delle 22.00  ed io e il ragazzo moro eravamo ancora per strada per non so dove. Non me lo voleva dire,ci
provai un sacco di volte ma alla fine mi arresi.

"Eccoci" disse,ci trovavamo davanti
ad una casa grandissima di un colore chiaro,non riusci a capirlo dato che era buio.

"Dove siamo?"chiesi a bassissima voce,quasi non mi sentì io.

"A casa mia" rispose calmo.

" Che ci facciamo qua?"domandai guardandomi attorno.

"Amber" urlò Bea,mentre  correva nella mia direzione.

" Che ci fai tu qua?"

"Sono qua con Luke,te lo avevo detto oggi dopo l'allenamento,ma non mi hai dato retta a quanto pare" mi rispose.

"Ah" riuscì  a dire soltanto questo.

Entro in sala e vedo Luke con altri 2 ragazzi. Calum andò verso di loro
per sedersici assieme.
Io rimasi in piedi fino a che Bea non mi venne incontro e mi fece avvicinare al gruppo.

Dopo circa un'ora tornai a casa, stranamente trovai i miei genitori ad aspettarmi con un aria leggermente incazzata.
Passarono due minuti di sielnzio e finalmente decisi di parlare per prima.

"Che c'è?" dissi.

"Dove sei stata fino a quest'ora?" rispose con un'altra domanda mio padre,dei due lui sembrava decisamente quello più nervoso.

"Ero fuori con Bea" mentii, ma non è una vera e propria bugia.

"Perché a quest'ora?"

"Non lo so"

" Potevi avvertirci, ci siamo preoccupati moltissimo" finalmente mia madre parlò.

"Perché? Non vi siete mai interessati a quello che facevo!"
Un velo di tristezza apparve sul viso di mia madre quando quelle parole lasciarono la mia bocca.

"Amber, vai in camera tua!"ordinò mio padre,puntandomi il dito contro e alzandosi dal divano su cui prima era seduto.

"Con molto piacere"dissi girando i tacchi e andando verso le scale.
Una volta davanti alla porta di camera mia, la apro e la sbatto violentemente per chiuderla.

Presi il cellulare dalla tasca dei miei jeans neri.
Mi arrivarono un sacco di messaggi in poco tempo che il mio telefono si bloccò dopo qualche minuto, dovrò cambiarlo prima o poi, pensai.
Iniziai a parlare con Bea e Charlotte,le mie 2 amiche più care.Okay lo è di più Bea ma ciò non toglie che Charlotte ci sia sempre stata quando avevo d'aiuto.

Mi addormentai verso le 2 circa,tanto il giorno successivo sarebbe stato sabato.

La mattina  passò come se la sera precedente fosse stata normalissima,come se non fosse successo nulla.

Alle 15.30  uscii con Bea e Charlotte e mi assicirai di lasciare un foglietto sulla mensola della cucina con scritto che ero uscita.
Arrivate al centro ci fermammo a prendere un gelato e in qualche negozio d'abbigliamento.
Incontrammo Luke e Calum e i due ragazzi della serata precedente a casa del ragazzo moro.
Bea diventò leggermente bordeaux quando vide Luke venirci incontro.

"Hey,che ci fate qui?" la voce bellissima del ragazzo dai capelli colorati,Michael credo che si chiami.

"Bea doveva comprare delle cose per suo fratello" rispose a nome di tutte Charlotte.

Dopo aver preso qualche maglietta sia per me che per Luke, sapevo che gli sarebbero piaciuto,erano nel suo stile.

"Allora dove andiamo?" chiese Calum avvicinandosi sempre più a me e sentii come se tutta la gente  che si trovava ne centro mi stesse fissando.

"Io devo tornare a casa" dissi spostandomi sempre più verso Bea.

"Perchè?" Charlotte non sapeva  mai quando starsene zitta,non poteva semplicemente lasciarmi andare a casa in santa pace?

"Vabbè ci sentiamo dopo" Mi salvò Bea,l'abbracciai e ringraziai.
_._

Una volta a casa, andai in cucina e presi un pezzo di torta al cioccolato che mia madre preparò quando ero a scuola il giorno prima.
Torta in mano e cellulare nell'altra.
Mentre stavo bevendo un po' d'aranciata
mi vibrò il telefono, era un messaggio di Calum.

*Mi sto annoiando senza di te* mi sentii al settimo cielo leggendo quel messaggio.

*Sarebbe stata una noia anche se fossi stata *

*No no,fidati, che stai facendo?*

* Niente di che,mangiando una torta*

*Posso venire?*questo ragazzo non ha scrupoli, pensai,però i miei erano in casa e non credo sarebbe stata una buona idea farlo venire in casa mia.

* Ci sono i miei*

* Allora vieni tu a casa mia!*sembrò più un ornidine più che una domanda.

*Calum non posso*

* Perché?*

* Non mi lasciano i miei*

* Perché? *
 
* Per la sera in cui sono uscita senza dirglielo*

* Andiamo Amber,hai diciotto anni ora*
Veramente pensa che io abbia diciotto anni?

* Diciotto?*

*Si, la tua età *

* No io ho diciassette anni *

*Seriamente *

*Si si*

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