Me.

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Sono molto ridicola. Sono strana, e mi piace. Sono fredda, e mi accontento di esserlo. Sono realista, e mi sta bene. Sono concisa, anche se a volte non è apprezzato. Sono timida, e molte volte preferisco esserlo. Sono distaccata, e molte volte ferisco le persone. Sono emotiva, non spesso. Sono sensibile, e questo non lo accetto.
Dentro di me è pieno di sensazioni. Moltissime non hanno fondamenta, ma altre si. Molte sono nascoste, volontariamente o non. Molte sono molto visibili, e spesso non sono le migliori.
La mia rovina e la mia forza è la mia sensibilità. La cosa che amo di più di me e che disprezzo di più di me. La sensazione che più mi spiazza e mi fortifica, mi distrugge e mi ricostruisce, mi inganna e mi turba, mi sconfigge e mi beffeggia, mi deride, mi guida, mi protegge. La mia profondità mi caratterizza e mi rende odiabile. Mi rende antipatica. Molte volte mi allontana dalle persone, ma per questo la ringrazio molto. Non sono un tipo socievole e io classifico molto le persone, le analizzo e al 90% le scarto. Non sono in grado di mantenere una relazione sociale stabile con una persona, evidentemente. Non ho un carattere molto adatto. Ma nel mondo ci sono comunque queste persone, ci sono sempre stati quelli emarginati per una loro caratteristica infelice, o per loro sfortuna solamente. Io molte volte sono una di quelli. E non mi dispiace, perché molte volte le persone pensano che essere soli è una condanna ma molte volte è una conquista.

Quando tutto è sbagliato.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora