"Sta sera. Sì. Certo, lo terrò impegnato." Disse Dan, parlando al telefono sottovoce.
"Alle nove a casa sua, capito? Non devi fargli sospettare niente, dev'essere una sorpresa." Gli ricordò ancora Justin.
"Sì, ho capito, vedrai che arriverà senza neanche immaginarsi niente. Per ora sto facendo finta di niente, secondo me si è dimenticato che oggi sia il suo compleanno..."
"L'importante é che pensi che siamo noi ad essercelo dimenticato."
"Sì, lo so, è una settimana che ci organizziamo..." Sbuffó Dan.
"Mh, va bene, allora passo e chiudo, mi raccomando: lo trattieni al centro commerciale fino alle otto, poi lo porti a cena, un panino non di più, e se non vuole venirci trovi una scusa. Non deve tornare a casa fino alle nove."
"Ok. Ma come siete messi coi preparativi?"
"Bene.. i festoni sono già stati messi, i palloncini sono arrivati, ma abbiamo finito l'elio, Greg è andato a prenderlo, i salatini si stanno scongelando.."
"Devo chiudere! Sta tornando!" Disse in fretta Dan.
"Oh ok! Ciao!" Lo salutó Justin.
"Ciao."
Dan chiuse la comunicazione, rimettendo in fretta il cellulare in tasca e rivolgendo un sorriso fintamente annoiato ad Harry.
"Oh, ce ne hai messo di tempo eh.." gli disse, sbuffando.
"Sei tu che mi hai detto di fare con calma... era un negozio enorme, solo per girarlo tutto ci ho messo venti minuti!" Rispose Harry, ridendo.
"Oh.. come vuoi. Allora, hai trovato qualcosa?"
"Uhm.. no. Non ho bisogno di niente, al momento."
"Ma.. neanche una maglietta.. un paio di jeans.. nel caso in cui una sera uscissimo..?"
"I miei cassetti sono pieni, e poi.. non facciamo altro che andare in pizzerie.. che cosa me ne farei di nuovi vestiti?"
"Non so.. per cambiare un po'.. sei sempre vestito uguale!"
"O-ok.. allora.. diamo un'occhiata negli altri negozi, anche se..non mi va molto giù che voi, che dovreste essere miei amici, non approviate come mi vesto! Dov' è andato il sostegno che gli amici dovrebbero.."
"No!-Lo interruppe Dan- non tirare fuori 'sta storia. Per sostegno intendevamo anche aiutarti a... migliorare, e tu...sei sempre vestito uguale, mi spieghi come farai a trovare una ragazza?"
Harry guardò in basso, scuotendo la testa: ancora con quella storia? Erano tre settimane che i suoi amici tentavano di trovargli una ragazza.. non ne poteva piú! Lo avevano portato nei posti più strani, gli avevano spiegato che gli avrebbero fatto da spalla nelle conquiste, ma a lui non importava davvero. Oh, aveva solo quasi 18 anni, era ancora piccolo!
"Non tirare fuori questa storia, per favore, non ora." Disse Harry, un po' irritato.
Dan sbuffò, tirandolo per la manica del giaccone.
"D'accordo, batto in ritirata solo se ti compri qualcosa di nuovo, che non sia uguale a ciò che già hai."
Harry si guardò intorno per un attimo, pensando alla proposta, e alla fine... "Accetto. Cerchiamo qualcosa, anzi, ti lascio scegliere.."
Dan, mostrando i denti, fece un sorrisino di vittoria, e tirò Harry verso il piano inferiore del centro commerciale, dirigendosi a passo svelto in un posto indefinito.{2 ore dopo}
"Che ne dici di questa?" Chiese Harry con voce un po' annoiata, spostando la tenda del camerino.
Dan entró esaminando la maglietta bianca che indossava Harry.
"Direi...che vada bene per un lattante."
"Ma.." protestò Harry.
"È troppo larga. Qualcosa di più attillato.. e più trasparente.."
Harry lo guardò inorridendo.
"Non mi sembra una buona idea.. i miei non mi lascerebbero uscire."
"E mettila sotto un maglione!"
Harry storse di nuovo il naso: era un assoluto no!
Spinse fuori dal camerino Dan, si tolse in fretta la maglietta e si rimise la propria larghissima, nerissima e pesantissima maglia nera, con sopra un maglione altrettanto pesante ed il giaccone. Era inizio febbraio, e fuori faceva un freddo che a stento i pinguini avrebbero potuto sopportare.
Harry uscì dal camerino, ridando la maglietta alla commessa, che la mise nella roba da rimettere in esposizione.
Dan lo stava guardando un po' storto, ma non aveva ancora commentato.
Uscirono dal negozio, decidendo di andare in un altro, ed Harry sperava che tutto finisse presto.{Mezz'ora dopo}
"Andiamo a mangiare un panino? Ho proprio fame..." propose Dan, come accordato con gli amici tempo prima.
Harry lo guardò un po' perplesso, non gli aveva mai chiesto di andare a mangiare un panino, e, tra l'altro, Dan mangiava come un bufalo.. avrebbe dovuto mangiare almeno sei panini per sfamarsi! C'era qualcosa che non andava, ma si convinse ad annuire.
"Ottimo. Va bene al McDonald?"
"Ah ecco.. mi sembrava che un panino fosse poco per te... " disse Harry, ora capendo le reali intenzioni dell'amico.
No, non avrebbe mai potuto immaginare quello che sarebbe successo di lì a poco.
Una festa a sopresa.
I suoi amici gli avevano preparato, con la complicità dei suoi genitori, una festa a casa sua, e lui non sospettava davvero niente. Anche perchè.. tutti gli anni, puntuale come un orologio, si dimenticava del proprio compleanno. Ci pensava un mese prima.. si sentiva euforico per un po', pensando a quale regalo chiedere, poi.. se ne dimenticava, ed all'arrivo della fatidica data, si alzava dal letto senza aspettarsi nemmeno gli auguri.
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Larry Stylinson One Shots ( Neighbours/Worktrip/Brooklyn baby.. e altre)
Fanfiction-Vicini di casa- Louis è un famoso rappresentante di una società americana. Vive a Los Angeles ed è bloccato nella propria vita e nel proprio ruolo. Ingabbiato in un matrimonio combinato, quando tutto sembrerà andare per il peggio.. inizierà a par...