2-Sonya

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Mi ritrovai in una caverna buia, non sapevo precisamente dove mi trovavo ma qualcosa nel mio istinto mi suggerì di corre, girarmi e andarmene più velocemente che potevo senza voltarmi, di andar via da quel luogo lugubre. Avrei dato volentieri retta la mio istinto se le mie gambe mi avessero permesso di muovermi, chiusi gli occhi per cercare di calmarmi e quando li riaprii il paesaggio intorno a me era cambiato, mi trovavo in un bosco, era rigoglioso, pieno di piante e fiori, sembrava il paradiso e nonostante ciò non potei fare a meno di avere paura, molta di più di quanta ne avessi nella grotta, questa volta le mie gambe si mossero ma solo in avanti e senza che io potessi controllarle, mi portarono nei pressi di un laghetto, mi voltai e vidi che non ero sola, dietro di me c'era una bambina con i capelli ramati e un grande arco sulle spalle, non le avrei dato più di nove anni ma qualcosa nella sua persona emanava potenza e i suoi occhi ambrati sembravano antichi come se avessero visto tutto ciò che era successo dalla nascita della civiltà.
La bambina di avvicinó e si sedette sulla riva del laghetto, si rinfrescò la faccia e parlò al cielo -Padre mio, divino Zeus, dove devo ancora cercare?  Ho girato tutte le terre a me conosciute e non ho trovato mio fratello, Apollo, perché mi hai mandato a cercarlo?- per tutta risposta un tuono rombò nel cielo, la ragazzina si alzò con aria seccata e si allontanò, questa volta non mi opposi alle mie gambe quando iniziarono a seguirla, anzi le spronai ad andare più veloce "È Artemide." Realizzai solo in quel momento, come avevo fatto a non capirlo subito?
La dea continuò a camminare senza fermarsi, da lontano si scorgeva una radura e più mi avvicinavo più sentivo che il luogo era famigliare ma allo stesso tempo sbagliato e quando sbucammo nella radura capii il perché, eravamo a Delo, avevo già visto quel luogo in foto ma non lo immaginavo così... Strano, immaginai che ovviamente per i semidei l'Oracolo dovesse essere un luogo sicuro perché protetto dagli dei, eppure quella sensazione non c'era, anzi mi sentivo allo scoperto, vulnerabile.
Al centro delle rovine stava un ragazzo biondo e alto che non avrà avuto più di diciassette anni "Apollo" indovinai -Fratello mio, cosa fai qui? Sull'Olimpo tutti ti cercano e la tua profezia era... sbagliata. Vieni con me, torniamo sull'Olimpo!- la ragazzina si avvicinò e proprio in quel momento Apollo si girò, il volto era totalmente coperto di rughe e su quel fisico bello e asciutto dava l'idea di essere a contatto con un mostro, gli occhi azzurri erano infossati e cerchiati dalle occhiaie -Non posso sorellina... Questo posto assorbe le mie energie e non ho più la forza di muovermi.-
-Apollo, non dire sciocchezze, questo è il tuo oracolo, ti da forza, coraggio vieni!- allungò una mano nella speranza di convincerlo ma il dio scosse la testa -Non capisci... Questo era il mio oracolo- guardò alle spalle della sorella e sentii che in qualche modo lui mi vedeva -L'hanno preso, l'hanno preso...- sembrava volesse dire qualcos'altro ma si senti una risata agghiacciante, decisamente non umana, era ovunque sotto di noi e intorno a noi, poi una voragine si aprì sotto di me e io precipitai nel buio.

Mi svegliai di soprassalto -L'hanno preso! L'hanno preso!- dissi, quando aprii gli occhi capii di ritrovarmi nel Labirinto, vicino a me era seduta Annabeth che mi stava dando pezzetti di ambrosia -Sonya! Sei sveglia!- disse felicemente, io la guardai con la paura negli occhi e lei dovette vederla perché sbiancò -Cosa c'è, che è successo?- gli altri ragazzi stavano mangiando, si avvicinarono a me -Sonya, ben svegliata.- disse Percy con un sorriso, cavolo ma davvero quel ragazzo non la smetteva mai di sorridere, siamo in un caspio di Labirinto infinito, stiamo rischiando la vita e una profezia ha appena fatto buca per la prima volta da secoli e tu sorridi? Ma forse era per questo che Annabeth lo amava, lo guardai meglio e si... La bocca sorrideva, gli occhi no; non erano gli occhi vivaci conosciuti al Campo Mezzosangue, Percy sorrideva per dare forza agli altri, perché c'era qualcosa per cui valeva la pena sorridere, perché se qualcuno sorrideva c'era ancora speranza, pazienza se erano sorrisi finti, l'importante era sorridere, giusto per non dare soddisfazioni ai nemici, e in quel momento decisi che anche io avrei sorriso, pazienza se sarei morta, sarei morta felice, sarebbe andata bene, in fondo è grazie a tutto questo che ho conosciuto Annabeth, la sorella sempre desiderata e mai avuta.
Mi sforzai anche io di sorridere -Ragazzi, ho una brutta notizia e una bella notizia.-
-Prima la cattiva, tanto non potrebbe andare peggio.- disse una voce dal fondo della stanza, la ragazzina con la pelle scura e i capelli ricci si avvicinò, notai quanto fosse minuta rispetto agli altri, avrà avuto all'incirca la mia età, un anno in più al massimo -Sono Hazel.- si presentò -Sonya, piacere.- risposi, non c'era tempo per fare presentazioni lunghe -Spara, qual'é la cattiva notizia?- questa era Thalia -Qualcuno... Non so chi... Ha preso possesso di Delo e i gemelli sono intrappolati lì, Apollo è debole e sta per essere sopraffatto, ha detto che l'Oracolo assorbisce i suoi poteri.-
-Non è possibile, l'Oracolo di Delfi... Non può appartenere a qualcun'altro.- disse Frank- A quanto pare si.- rispose Luke, non mi ero accorta della sua presenza, mi ero totalmente dimenticata di lui, si avvicinò e si sedette a fianco a me prendendomi la mano, stranamente il suo contatto non mi diede fastidio, i miei occhi volarono istintivamente su Piper e vidi che un sorrisino malizioso stava scomparendo dalla sua bocca, mi spiegate come cavolo fa quella ragazza a pensare all'amore in un momento del genere?
-E la buona notizia quale sarebbe?- chiese Leo, intento a lavorare con una delle sue palle di Archimede -La "buona" notizia è che Artemide è con Apollo e lo aiuterà, almeno in parte, noi sappiamo dove andare e sappiamo perché la profezia ha fatto cilecca.-
-Oh beh ora sono molto più tranquillo.- disse in tono non molto garbato Thalia
-Thalia, Sonya ha ragione, non c'è bisogno di usare quel tono, è una situazione brutta e allora? Ne abbiamo affrontate tante e adesso almeno sappiamo cosa fare!- replicò Jason -Lo so, scusatemi è che... Insomma io sono la luogotenente di Artemide e sono qui con voi, la mia Signora è stata rapita e le mie cacciatrici sono tutte giovani e inesperte, sapete dopo quella storia...Orione e tutto, ho paura per loro, nient'altro.- disse lei con aria stanca, in effetti Thalia per essere una fanciulla immortale che resterà per sempre giovane aveva il volto parecchio invecchiato, come se in queste settimane fosse invecchiata di cinquant'anni, gli occhi non erano luminosi e il volto era pallido il che rendeva particolarmente visibili gli occhi azzurro cielo cerchiati dal' eye-liner nero, il fratello la abbracciò e la condusse un po' con se.
-Annabeth, dobbiamo metterci in marcia, ce la faccio, davvero.- dissi io - No Sonya, non possiamo. L'ultima volta che sono stata qua dentro ero con Percy e ci siamo salvati solo grazie a Rachel altrimenti staremo ancora vagando qui sotto, non possiamo muoverci se prima non troviamo un modo per orientarci.-
-Ma questo è il Labirinto di Dedalo, Annabeth, non ci si può orientare qui dentro, in più abbiamo Pasifae che ci controlla e ci ostacolerà in tutti i modi!-lessi la preoccupazione sul suo viso -Non si può Sonya, mi spiace. Leo ci sta lavorando ma ha bisogno di almeno altre 24 ore.- detto questo si alzò e andò da Thalia e Jason.
Rimasi con Luke, tenevo ancora la mia mano nella sua, la ritrassi fingendo di spostarmi una ciocca di capelli -Sonya... Come andrà a finire questa storia?-
-Non ne ho idea, spero bene, davvero.-
-Allora andrà bene, è una promessa.-

-SPAZIO AUTRICE-
Grazie a tutti davvero perché mi sostenete, siete fantastici. Scusate se sto pubblicando poco ma ho molti impegni anche d'estate e ho poco tempo per scrivere, oggi cercherò di mettere almeno un'altro capitolo.
Anyway, vi piace il verso che sta prendendo la storia o devo mettere qualche modifica? Fatemi sapereee❤️

Semidei-Il mare in rivoltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora