Allyson's pov
Biondo, occhi di un incredibile azzurro, sorriso mozzafiato.
No, non stavo parlando di quel frocio del principe azzurro, né di uno gnocco di modello.
Due parole: Niall Horan.
Uno dei miei più cari amici d'infanzia si trovava proprio davanti a me.
Quando Louis mi aveva detto che uno dei suoi amichetti si chiamava Niall, avevo vagamente pensato a lui.
Avevo però poi lasciato perdere quella stupida idea, il mondo non poteva essere così piccolo da farci rincontrare dopo anni e anni.
O forse si?
Il ragazzo mi abbracciava continuando a dire che gli erano mancata da morire, che non sperava di ritrovarmi.
Quel figo era davvero il mio piccolo Niall?
Ah, se tutti i ragazzi crescessero come lui.
-Ehm.. Ci saremmo anche noi.-
Louis ci staccò da quell'abbraccio di cui in realtà non mi sarei mai stancata, lanciando un'occhiataccia al biondo per la figura di merda appena fatta.
Pff, che ne sapeva William?
Non era certo lui ad aver ritrovato il suo stupido, cretino, deficiente, compagno d'infanzia.
-Okay.. Horan, dopo mi racconti.- disse uno dei fantastici quattro, di cui ancora non sapevo il nome.
La sua camicia da spaccalegna però mi piaceva.
-Io sono Liam.- si presentò proprio lui, cordialmente. -Lui è Zayn.- continuò.
Malikino lo conoscevo eccome.
Quest'ultimo mi strizzò un occhiolino.
Contieniti Ally, contieniti.
Era un'impressione mia o quella sera era particolarmente bello?
-E lui è Harold.-
-Harry.- lo corresse per l'appunto Harry.
Ricapitolando e riassumendo la situazione: mi ritrovavo in camera con cinque modelli incompresi.
Ma porco cactus, come poteva esserci tutta quella bellezza in soli cinque scimmie?
_______________________________________________________Mantieni la calma Allyson, mantieni la calma.
Ma dico io, quei coglioni non potevano essere tanto belli quanto intelligenti?
Questa cosa qualcuno me la doveva spiegare.
Immaginatevi ora cinque bestioni che litigano per una stupida partita ad uno stupido videogioco.
-Porca palletta Louis, mi hai distratto prima di uccidermi!- urlò Niall, terribilmente irritato dall'aver perso.
-Ma che dici? Non è colpa mia se fai più schifo della mia bisnonna!-
Ah, questa era pesante Louis.
-Volete smetterla?!- Liam, che era l'unico che avevo messo nella categoria dei 'normali', separò i due. -Sappiamo tutti che sono io il più forte!-
Va a farti fottere Liam.
Louis e Niall buttarono Liam sul letto, iniziando a prenderlo a cuscinate.
A quel punto si unì anche Zayn.
-Come osi Payne?!-
Ora erano tutti impegnati contro il povero Liam.
Tutti tranne Harry.
Se dovevo dire la verità, quel ragazzo era davvero carino.
Avrei anche aggiunto che i suoi occhi erano davvero belli, se non fosse che erano proprio posati sul mio culo.
-Vuoi una foto?- chiesi irritata.
-Mh, se proprio vuoi- rispose, credendo di essere simpatico.
Tanto bello quanto antipatico.
Dopo averlo fulminato con lo sguardo, mi voltai verso quei quattro cretini che lottavano con i cuscini.
Manco fossimo ad un pigiama party.
-Ragazzi..- mormorai, nel vano tentativo di calmarli.
-Ragazzi, calmatevi.-
Niente, non mi ascoltavano.
-Per tutte le medaglie di Michael Pelphs, la volete smettere?!- urlai.
Eh certo, all'improvviso si ammutolirono.
Quando volevo avevo davvero un'estensione vocale pazzesca.
Magari in futuro avrei duettato con Demi Lovato.
_______________________________________________________Finalmente la serata si era stabilizzata.
I ragazzi avevano unito il mio letto con quello di Louis, in modo di formarne uno unico e più grande.
Avevamo deciso di guardare un film.
Porca troioncola, con tutti i film del mondo proprio Titanic dovevamo scegliere?
Mi correggo: porca troioncola, con tutti i film del mondo dovevamo proprio essere costretti da Harry a vedere Titanic?
Per quanto quel film possa essere bello, io lo sapevo a memoria.
E poi la storia tra Jack e Rose mi dava la nausea. Non ero una ragazza smielata, né romantica, né niente.
"Jack, sto volando" eravamo alla classica frase che tutti conoscono.
Li mortacci tua Rosinè.
Quando ci vuole ci vuole.
_______________________________________________________Stava piangendo? Aroldo stava davvero piangendo.
Dio mio, qual ragazzo non stava bene.
-Harry?-
Louis guardò stranito il suo migliore amico.
-Mi..Mi è andato qualcosa nell'occhio.-
La scusa più vecchia del mondo.
-Senti Harry, è solo un film. Evita.- la mia risposta non tardò ad arrivare.
Lui mi fece una smorfia, poi non mi diede minimamente ascolto.
Si asciugò quelle poche lacrime e si godette la fine del film.
Quando giunsero i titoli di coda mi era persino sembrato di aver sentito i cori di "Allelulia".
_______________________________________________________Quel giorno mi sentivo pronta e arzilla per quel cavolo di Test di Spagnolo.
Ieri, dopo aver assistito agli allenamenti di Niall e del resto della squadra, avevo passato il resto della giornata a ripetere.
Sacrilegio. Io che avevo studiato.
Parliamo di cose più serie.
Io e l'irlandese biondo che fa impazzire il mondo avevamo riallacciato i rapporti, stavo cominciando ad abituarmi alla convivenza con Louis, avevo imparato a nascondere la bava quando vedevo Zayn e avevo legato con Liam lo spaccalegna.
Due settimane veramente costruttive.
Ed Harry?
Well, ogni volta che uscivo per farmi un giro vedevo ragazze sempre diverse entrare e uscire dalla stanza accanto alla nostra.
Indovinate quindi di chi era la stanza numero 68?
Yessah, di Harold.
Non c'era quindi bisogno di specificare quanto quell'essere non mi ispirava per niente ed io non volevo averci niente a che fare.
Chiariamoci, non la pensavo in quel modo perché volevo fare la tredicenne sfigata che non voleva innamorarsi del puttaniere della scuola. No, proprio no.
Semplicemente quel ragazzo era troppo pieno di sé e, ammettiamolo, decisamente stronzo.
Perché quindi avvicinarmi ad una persona come lui?
______________________________________________________-Ally, allora oggi vieni?-
Un Niall tutto felice mi chiese per la ottantottesima volta se quel pomeriggio avrei assistito alla partita della sua squadra.
-Si Horan, si.-
Gli scompigliai i capelli giocosamente, lui sorrise contento.
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Changes
RomanceDal cap.21 -Dov’è il leprotto?- chiese Louis, alludendo a lui. -Non lo so.-rispose l’irlandese, mordendosi nervosamente le unghie. -Nemmeno la gazzella, non so nulla.- -Bene, dobbiamo trovare un’idea. E questa volta davvero.- Liam prese la parola. –...