CAPITOLO 24.

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ragazzi, non voglio spoilerare ma solo dirvi che c'é una scena Rossa, ovvero, ho scritto di 'quelle' cose. Poi non venite a rompermi il cazzo che non vi avviso.
D'ora in poi, alle scene rosse lo scriveró prima di cominciare il capitolo.
Detto questo. cià. e buona lettura.
*

Il giornoo successivo mi svegliai sull'enorme divano della loro immensa villa.

Mi guardai intorno, con gli occhi ancora socchiusi, in modo da farli abituare pian piano alla luce del giorno.

Cercai a tastoni il mio cellulare, e mi ritrovai l'iphone di ultima generazione di Harry.

Le 9:03.

Oh cazzo, dov'é riccioli d'oro?

Sgranai gli occhi all'improvviso, scrutando ogni minimo centimetro della sala, senza trovarlo.

Gli altri peró erano tutti li che dormivano, che fosse andato in bagno? Dicisi di raggiungerlo per dargli il buongiorno.

Appena misi piede a terra sentii un lamento di disapprovazione e portai gli occhi in basso, credendo fosse il tappeto, quella cosa morbida che stavo calpestando.

-Principessa che ci fai per terra?- gli chiesi, aiutandolo a sdraiasi sul divano.

-Mi hai buttato fuori tu durante la notte, stronzetta.- sussuró con la voce impastata da sonno.

Povero Hazza, perché con tante ragazze ha scelto me che sono la più complicata?

-Torna a letto, bambolina. É prestissimo.- si lamentó prendendomi per il braccio e tirandomi a me.

In tutto il tempo non aveva accennato per niente ad aprire gli occhi.

Lo baciai sul naso delicatamente, e sciolsi la stretta. Gia si era riaddormentato.

Mi diressi in cucina e cominciai ad aprire tutte le credenze in cerca di cibo.

Preparai il caffe per tutti, e misi sul tavolo i biscotti e i cereali che trovai.

Presi una ciotola e il latte dal frigo e ne versai un po', aggiungendo i Coco Pops.

Dopo aver finito di mangiare, tornai in salone e svegliai gli altri, dicendogli che avevo gia preparato il caffe,

-Grazie stellina.- soffió dolcemente Liam.
-Si, grazie amore.- concordó Louis.
sorrisi loro, di rimando.

Dovevano prepararsi per l'intervista.

Sarebbe stata all'ora di pranzo e i ragazzi furono tutti d'accordo a portarci con loro, malgrado avessimo insistito a rimanere a casa e a guardarli in televisione.

Aprii la borsa e ne tirai fuori le sigarette e il mio cellulare.

Sbloccai la schermata e cliccai sull'icona della fotocamera, incidendo per sempre un Harry addormentato mentre abbracciava la sua amata copertina.

Non chiamavo i miei genitori da molto tempo, ma ora avevo davvero troppe cose a cui pensare, cosi decisi di chiamarli dopo l'intervista.

Presi l'intimo e i vestiti di ricambio e mi avviai verso il bagno.

Quella casa era immensa, dopo esser salita al piano di sopra, dovetti aprire circa 4 porte prima di trovare la stanza interessata.

Levai la maglietta e i boxer che Harold mi prestó la notte prima e aprii la doccia, regolandola.

Mi piaceva farmi cullare dall'acqua e dal bagno schiuma.
Presi lo shampoo e ne versai un po sulla mano, massaggiandomi poi la testa.

Avevo gli occhi chiusi e la testa tra le nuvole, canticchiai la prima canzone che mi venne in mente

Fottiti, ma prima Fottimi. -H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora