CAPITOLO 8.

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-sconosciuto:
Bambolinaa.

Cazzo. La notte scorsa non riuscii proprio a restare sveglia un secondo di più che crollai sul letto con ancora gli indumenti messi.

Sbloccai la schermata del mio cellulare e trovai il messaggio. Non avevo il numero salvato, ma sapevo perfettamente chi fosse.

Le 9:57.

Decisamente troppo presto per farmi venire il cattivo umore per quel coglione coi piedi.

Appena Mia mi confessó di aver dato il mio numero al "Cadrai-ai-miei-piedi" respirai pronfondamente fino a che non uscimmo dalla macchina e cacciai un urlo, cosi forte da tentare i vicini di chiamare la polizia e farmi denunciare per disturbo alla quiete pubblica.
Non avevano tutti i torti, in fondo.

Solo che quell'imbecille é stato troppo astuto, non me lo sarei immaginata.

Voglio dire, chi andrebbe a pensare che un ragazzo a cui basta far finta di urlare qualche nota inventa al momento, facendo diventare il pentagramma un decagramma, a un migliaio di ragazzine possa essere cosi furbo?

Pigiai le lettere molto velocente, rispondendogli.

-Io:
Riccioli d'oro, non lo sai che a una ragazza non si deve rivolgere la parola prima che lei non abbia fatto una colazione abbastanza decente?

L'aggeggio non tardó a emettere un 'beep' per avvertirmi di un nuovo messagio.

-Riccioli d'oro:
É ovvio che lo so, solo che tu sei un uomo.

-Io:
Fottiti.

Mi dava sui nervi. Potei sentire il cuore accellerare, e non perche mi aveva fatto un complimento, ma perché ero a tanto così da farlo rimanere senza genitali.

Allungai la mano verso il comodino e presi le mie adoratissime sigarette, accendendone una.

Eccoti, tu sei la mia felicità. Pensai, rivolgendomi ad essa.

-Riccioli d'oro:
Ma prima fottimi;)

-Io:
Quanti anni hai? 12?
Oh, ci sono.. 12 anni li faccio sommando la tua età e quella di Liam.

Tirai un cuscino in faccia a quelle, maledincendole.

Dannate puttanelle. Vi voglio bene, ma questo non é abbastanza per salvarvi la vita.

E con questo pensiero mi buttai in mezzo alle due.

Nicole lesse i pochi messaggi che ci eravamo scambiati e spalancó la bocca, mettendola subito a posto.

-Che aspetti a scopartelo? Il presidente?- mi guardó storto, come a dire che non c'era da scherzare, era l'ideale di ragazzo che tutte volevano.

Ovvero: soldi, macchina, casa e ancora soldi.

-Veramente aspettavo "Zio Simon".- e scoppiai in una rigorosa risata sotto gli occhi delle due che mi fissavano.

-Ho una cugina Directioner, capitemi.- ed era vero, se non fosse stato per lei io non saprei nemmeno da dove cazzo uscivano e che faccia avevano.

Digitai velocemente.

-Io:
dormi. cià.

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spazio autrice:
ci sono degli errori nei capitoli, capitemi. li scrivo quando ormai anche i pipistrelli sono andati a dormire.

peace&love.

Fottiti, ma prima Fottimi. -H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora