CAPITOLO 30.

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Scena Rossa. Vi sto avvertendo. Poi non cagate. Thank You.






-Cosi lo rendi troppo facile Bambola.- sorrise maliziosamente, mostrandomi le fossette.

Neanche il tempo di ribbattere che mi prese di peso, portandomi fuori dal bagno e buttandomi come un sacco di patate sul suo letto.
Le mie continue minacce, grida e botte non servirono assolutamente a un emerito cazzo.

-Tu sei completamente fuori di testa Principessa. Sono tutta bagnata!- Esclamai cercando di coprire il corpo con le coperte.

-Mi piaci bagnata.- sentenzió ai piedi del letto, mettendo una mano sotto al mento come se stesse contemplando un'opera d'arte.

Continuó a fissarmi per un po' per poi mettersi sopra di me con un agile gesto e facendomi trovare schiacciata come una sardina, tra lui e il materasso.

-Ti voglio Kc. Ti voglio dalla prima volta che ti ho visto, quando mi sei venuta addosso pensando fosse una colonna. Ti voglio da quando ci siamo scambiati i primi messaggi. Ti voglio da quando ti ho portata fuori dal locale prendendoti in braccio, e ti voglio ora che ti ho sotto di me, nuda e bellissima.- sussuró guardandomi negli occhi.

Fummo talmente attaccati che i nostri nasi si toccavano e i respiri si mischiavano.
Le farfalle nello stomaco cominciarono a farsi vive per la millesima volta.
Sentii la gola secca e come se la voce si rifiutasse di uscire.
Non avevo la piu pallida idea di quello che avrei potuto dirgli, cosi semplicemente lo baciai.

Non mi accorsi di trattenere il respiro, e dopo un tempo scosideratamente lungo mi staccai un attimo da lui per riprendere fiato.
Magari un giorno me ne sarei pentita, magari lui voleva solo il mio corpo e magari sarei stata solo una delle tante che si sarebbe portata a letto.

Ma in quel momento, nessuno di quei pensieri riuacirono a fermarmi.

Ti voglio anch'io. Pensai.

Tornammo a baciarci e in poco tempo gli tolsi la t-shirt bianca che aveva indossato e si mise sotto le coperte con me.

Sentivo la sua erezione premermi sulle coscie, e tra le gambe diventai sempre piu bagnata e gocciolante.

Gli abbassai i boxer con un movimento brusco e liberai il suo membro, prendendolo in mano e cominciando a stuzzicarlo. Il riccio chiuse gli occhi, e le sue labbra perfette formarono una 'O' a causa del piacere.

Cominciai a fare su e giu con la mano, segandolo piano, come se lo stessi torturando. Poi andai sempre più veloce, ma quando lo sentii vicino mi fermó.

-Non voglio venire così.- soffió, riposizionandosi nuovamente sopra di me.

Divaricai le gambe in modo che potesse starci in mezzo. I nostri respiri irregolari si fusero e le nostre labbra si trovarono nuovamente prima che entrasse in me lentamente, riempiendomi e cominciando la sua tortura piacevole.

-Oh bambola, sei strettissima.- cincischió per poi ricomincare a muoversi dentro di me, affondando ogni colpo nel mio punto G.

Era tremendamente capace, odiavo ammetterlo, ma mi stavo scopando il dio del sesso!

-Oh si..- Gemetti nella sua bocca.
-Harry, s-sto p-er..- non finii la frase che uscii da me, lasciandomi insoddisfatta e frustrata. Il senso di vuoto svanì quando senza accorgermene, il riccio soffió sulla mia intimità e prima che potessi gemere di nuovo, leccó e succhió il mio clitoride, alternando, penetrandomi poi con la lignua, facendomi arrivare all'orgasmo piu intenso di tutta la vita che sprigionai urlando il suo nome.

Ricambiai immediatamente, scambiandoci di posto e trovandomi sopra di lui.
Mi abbassai piano, arrivando con il capo davanti al suo membro e inglobando quel che potevo con la bocca, facendo su e giu con essa e imitando il gesto con la mano per il resto dell'erezione rimasta.

Strinse i miei capelli, aiutandomi con i gesti e gemendo.
Fui contenta di riuscire a provocargli questo piacere.
-Merda, Piccola..sto p-per venire, levati se n-non vuoi c-che ti venga in b-bocca.- ansimó.
Contrariamente da quello che disse, continuai ancora piu forte fino a che si riversó ed ingoiai il suo seme salaticcio, ma non cattivo.

Mi aiutó a tornare su e mi bació le labbra, cingendomi in un abbraccio stretto e accarezzandomi ancora i capelli bagnati.

-Sei un treno a scopare, Bambola.- si congratuló.
-Dimmi qualcosa che non so gia, Principessa.- risposi mugugnando ad occhi chiusi.

La stanchezza si fece sentire e presto mi addormentai.

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spazio autrice:
NON UCCIDETEMI, VI PREGO.
scusate il ritardo e il capitolo orrendo, ma é estate anche per me.
É vero che mi perdonate? *FaGliOcchiDolci*
Buonanotte.
Baci. xX

Fottiti, ma prima Fottimi. -H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora