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Candice 

Candice Pops finì di scrivere l'ultima pagina del suo diario e lo chiuse con delicatezza, non voleva rovinarlo ancora di più di quello che già era. Accarezzò delicatamente i bordi che stavano iniziando a rovinarsi. Lo possedeva da, ormai, più di anno e dentro vi aveva scritto tutti i suoi pensieri, sentimenti e tutto ciò che provava nei confronti di Niall Horan, il suo primo vero amore, purtroppo, non ricambiato. Aveva provato e riprovato, invano, a dimenticarlo, ma non si era mai riuscita. Era impossibile non sentire il cuore battere forte e le farfalle nello stomaco quando vedevi quel faccino angelico e i suoi occhi azzurri come l'oceano.

Cassidy si alzò dalla sedia e si avvicinò al suo letto. Una piccola valigia era posta sopra ad esso e al suo interno c'erano tutti i suoi vestiti più qualche oggetto vario, come una spazzola e un paio di scarpe da ginnastica. Sulla sedia vicino al letto c'era un piccolo zaino per il viaggio e da dentro spuntavano fuori due libri 'Il ritratto di Dorian Grey' di Oscar Wilde e 'Allegiant' di Veronica Roth e un depliant di Rennes. La bionda sospirò mentre chiudeva lo zaino e lo riponeva ai lati del letto, in modo che la mattina seguente lo vedesse subito.

L'indomani sarebbe partita e avrebbe lasciato il piccolo villaggio di Mullingar per sempre; non sarebbe mai tornata indietro. Si sarebbe trasferita da una sua zia in Francia, a Rennes per la precisione, e lì andrà al college. Un po' le dispiaceva lasciare il suo paese lontano, ma tutto le portava solo dolore e sofferenza e andarsene era, senza il minimo dubbio, la cosa migliore per sè stessa. Avrebbe ricominciato una nuova vita, sarebbe ripartita da zero.

-Forse, sarò, finalmente, felice.- sussurrò la ragazza a sè stessa cercando di mettere sicurezza nelle sue parole mentre appoggiava la valigia sul pavimento di legno e si coricava sopra al letto che l'aveva accompagnata da quando aveva quattro anni. Si rannicchiò, stringendo il suo pupazzo a forma di panda, e si mise in posizione fetale.

Chiuse gli occhi e dopo pochi istanti si addormentò.

Cadde in un sonno senza sogni.

***

Cassidy diede un'ultima occhiata attorno alla stanza, per controllare se aveva preso tutto ciò che le serviva e per vedere se aveva dimenticato qualcosa. Vi cammino attorno per circa due minuti e dopo essersi assicurata di avere tutto, prese la valigia e si mise lo zaino sulle spalle. Si avvicinò alla porta e osservò la sua camera da letto per qualche secondo. Sentì un senso di malinconia crescerle e una lacrime scese dall'occhio destro. Le sarebbe mancata la sua stanza, dopotutto, si aveva passato diciannove anni della sua vita. Qui aveva passato bei e brutti momenti. Aveva vissuto la sua infanzia e quasi tutta la sua adolescenza.

Scosse il capo e chiuse la porta a chiave. Guardò l'oggetto che teneva in mano e lo ripose nella tasca della giacca che indossava. Non avrebbe buttato quella chiave. Forse, un giorno, sarebbe tornata indietro. Ne dubitava, ma chi lo sa.

La bionda scese le scale ed entrò in cucina, dove c'erano i suoi genitori che l'aspettavano, Brian e Anne Parks. La madre, non appena la figlia varcò la soglia, si precipitò verso di lei e l'abbracciò con forza. Non voleva che la figlia se ne andasse. Le prese il volto tra le mani e le diede un bacio sulla fronte, con infinita tenerezza.

-Tesoro...- disse con le lacrime agli occhi. Cassidy guardò la madre e cercò di sorriderle e mostrarsi forte. Odiava vedere sua madre piangere e sapere che lei era la causa della sue lacrime le spezzava il cuore.

-Mamma... starò bene. Andrà tutto bene.- disse la bionda ricambiando l'abbraccio della madre.-Starò bene dalla zia e vi prometto che vi verrò a trovare non appena mi sarà possibile.-

-Lo so, tesoro... lo so.- sussurrò la madre dando un seconda bacio sulla fronte della figlia. Si staccò da lei.-Quando dovrebbe arrivare il taxi?-

-Tra circa un'ora.- rispose Cassidy avviandosi verso la porta.-Ma, prima devo fare una cosa importante.- Prese la sua giacca dall'attaccapanni. -Torno subito e non perderò ne' il taxi ne' il treno.- aggiunse velocemente mentre chiudeva la porta alle sua spalla, senza dare la possibilità ai genitori di ribattere.

La bionda si allacciò la giacca e tirò la zip della cerniera fino al collo, per essere appena inizio Settembre faceva parecchio freddo. Si fregò le mani e tirò fuori dallo zaino un pezzo di carta è un secondo oggetto avvolto nella carta. Il cuore le batteva forte per quello che stava per fare, ma doveva farlo.

Aumentò il passo prima che perdesse quel poco di coraggio che ancora li rimaneva in corpo. Dopo circa cinque minuti arrivò a destinazione. Osservò la casa che aveva davanti a sè. Le gambe le tremavano e il cuore le batteva forte. Doveva farlo.

Si avvicinò al portone. Fece un respiro profondo, bussò velocemente contro il legno per tre volte, per poi appoggiare l'oggetto che teneva in mano e correre verso casa sua.

👽👽👽

Epilogo... manca solo l'epilogo ed è finita😱 Felici vero?😂

Cosa avrai portato Cassidy? E sopratutto a chi l'ha portato?💁🙊

Writer || n.h *completed*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora