Chapter 36

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HARRY'S POV.
Dopo aver fatto letteralmente a pugni con Nick, io e Louis entriamo a casa mia e quella che doveva essere una giornata romantica si è rivelata una delle peggiori. E ora che cazzo gli dicevo? 'Ehi senti succhio il sangue della gente'? L'idea che lui potesse allontanarsi da me mi terrorizzava, Louis è una persona stupenda, e non voglio assolutamente perderlo. Intanto il suo volto diventa quasi più pallido del mio e posso notare facilmente i suoi occhi scrutarmi dalla testa ai piedi. Mi avvicino lentamente a lui e quest'ultimo si scansa dalla mia presa. Perfetto.
Una lacrima mi riga il viso e sussurro quasi tra me e me un 'posso spiegarti Lou' , no non è vero perché la verità è che non so nemmeno io come posso spiegargli. È complicato e, avrei preferito dirglielo un giorno - più lontano possibile - che farglielo scoprire così, dal nulla.

«H-Harry c-c-osa devi spiegarmi? mi hai tenuto all'oscuro di tutto ció, pensavo c-che ti fidassi di me» disse tra un singhiozzo ed un altro. Fa male vederlo in queste condizioni, specialmente sapendo che la causa delle sue lacrime sono solo ed esclusivamente IO.
Gli accarezzo il viso cercando in qualche modo di asciugargli le lacrime che scendevano interrottamente dai suoi occhi color ghiaccio, oramai gonfi e leggermente rossi. Prendo il fiato necessario capendo che la situazione mi stava scappando di mano, perché la nostra ed unica regola è non rivelare agli umani la nostra identità. Ma fanculo, io amo Louis e deve essere al l'occorrente di tutto. Ormai lui per me è un libro aperto, so praticamente tutto sul suo conto.

«Lou ti prego non piangere. Mi fa male vederti così, se ti spiego tutto mi prometti che smetterai di piangere?»
Annuì e con un fazzoletto si asciugò le lacrime. Bene, era il momento. Dovevo svelargli chi era davvero Harry Edward Styles.

«Allora, inizio col dirti che è difficile da spiegare e molto probabilmente non potrei nemmeno farlo ma tu sei tu e quindi lo farò. Ormai arrivo al sodo perché avrai sicuramente capito che sono un vampiro. Qualche secolo fa non credevo a queste sciocchezze fino a quando ebbi un infarto ed ero quasi in punto di morte, mia madre decise di salvarmi mordendomi e quindi trasformandomi nel mostro che sono ora. Avrei preferito morire pur di non condannare altre persone a fare la mia stessa vita, a vivere in eterno facendo del male alle persone. Sono un mostro Lou, se vorrai scappare da me ti capirò. Sono orribile...» iniziai a piangere a dirotto e venni accolto da un abbraccio dal ragazzo di fronte a me, dal ragazzo che amo. Un senso di sollievo si espanse nel mio corpo non appena le sue braccia toccarono le mie e sapere che lui ora era a conoscenza di tutto questo e mi stava abbracciando era fantastico. Qualunque altra persona sarebbe scappata urlando ma lui no, non l'ha fatto.

«Ssh, non dire queste cose Harry. Tu non sei orribile amore e, non saranno soltanto due stupidi canini a dividerci» a quelle parole mi butto direttamente sulle sue dolci labbra e le nostre lingue iniziano a cercarsi sempre di più.

«Haz» interruppe il nostro bacio focoso poggiando due dita sulle mie labbra.

«Dimmi»

«Posso restare qui con te, stanotte?»

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Alla prossima xx.

-J.

Bad // Larry Stylinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora