two.

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Mi sveglio con le mani e il retro del collo impregnati di sudore freddo.

Era solo un sogno. Solo un'allucinazione prodotta dalla mia mente. Non ho rivissuto quel momento.

Ma sembrava così dannatamente reale.

Non mi accadeva da tempo di fare incubi di questo tipo, e immediatamente mi viene in mente il breve scambio di parole tra me e Alan, ieri pomeriggio.
Mi si accappona la pelle al solo pensiero.

Guardo l' orologio: sono le 5.58.

Tra meno di 5 ore saró alla Black Eagle per il mio posto di lavoro.

Sono eccitata e preoccupata al tempo stesso: e se mi ritrovassi a non essere all'altezza? Mi licenzierebbero all'istante?

Sopprimo questo pensiero, dovrei essere un po' più sicura di me, o almeno sembrarlo, per non dare l'impressione di essere la prima cogliona a cui è stato dato un pezzo di carta chiamato 'laurea' un anno prima del solito.

Dovrei sembrare una che sa quello che fa, che ha meritato la sua laurea è degna di un lavoro del genere.

Dopo un po' che penso a cosa potrei dire o fare per dare una buona impressione mi viene in mente che avranno accettato la mia richiesta dopo aver visto il mio curriculum per le borse di studio e gli esami che ho sostenuto, quindi prenderó le domande come vengono e vedremo.

Intanto si sono fatte le 6.20 e Ed è sveglio, lo sento trascinarsi verso la cucina.

Lo immagino grugnire e imprecare contro la macchina del caffè, come le mattine del college e dell' università.

Decido di alzarmi anche io, ignorando Olly sul suo cuscino, ancora immerso nel sonno.
Beato lui che dorme come un fottuto ghiro giorno e notte.
Odio le mattine, non capisco come certa gente possa essere così reattiva il mattino, svegliandosi saltando in piedi e urlando "Buongiorno mondo umano e animale! Oggi sarà una nuova e bellissima giornata!"

"Buongiorno Carotino." dico a Ed appena entro in cucina, la mia voce e i miei movimenti ancora indolenziti.

" 'giorno. Questa giornata non ha niente di buono. Voglio dormire." dice assonnato.

"Oggi avró il mio colloquio e il mio posto di lavoro, finalmente." gli dico, in un misto tra ansia e preoccupazione.

"Oggi? Pensavo domani. Andrai benissimo Carotina, me lo sento. Hai ottenuto quella dannata laurea specialistica in matematica e calcolo a 24 anni, cazzo. Devono come minimo leccarti il culo quelli là." mi risponde Ed, mettendomi una mano sulla spalla per infondermi sicurezza.

Si sono fatte le sette e decido di andare a fare una doccia, per rinfrescarmi e prepararmi.

Finita la doccia mi lavo la faccia, i denti e spazzolo i miei capelli rosso carota.

Bevo un po' di the con qualche biscotto per colazione.

Appena finisco colazione sveglio Olly, gli do qualche croccantino e gli faccio qualche coccola.

Tutte azioni ripetitive, sempre svolte in successione da 5 anni a questa parte, da quando io e il mio migliore amico viviamo in questo appartamento, in Bleecher Street a New York.

Sono le nove quando, dopo essermi sistemata i capelli, truccata e vestita con un paio di pantaloni neri e una camicia bianca prendo le chiavi della mia Cardillac Eldorado rossa (un vecchio gioiello di mio zio, che cedette a me per la laurea).

Arrivo alle nove e trenta all' indirizzo segnato sulla lettera, cioè la sede della Black Eagle.

Il vetro del grattacielo è oscurato, nero quindi.

Parcheggio l'auto ed entro nell'edificio.

frozen heart. [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora