Egregia Elizabeth May Stones,
La stavamo cercando da tempo, sa?
Volevamo rispondere alla sua richiesta di un posto di lavoro, dicendoLe che il posto di contabile qui alla Black Eagle Enterprises è suo.
Si presenti alla nostra sede martedì 5 settembre 2014 alle 10.30 am.
Sarà meglio per lei.
Black Eagle Enterprises.Mi siedo sulla poltrona da lettura della mia stanza, contemplando la lettera che ho appena estratto dalla cassetta della posta.
Sono contentissima che abbiano accettato la mia richiesta, ma l'ultima riga mi inquieta un po'; d'altronde, sono io che ho fatto domanda per avere il posto di lavoro.
Fa niente, saranno solo mie impressioni.
Dal salotto sento Oliver fare le fusa, è ora di dargli da mangiare.
Mi dirigo verso la cucina e prendo una scatoletta di cibo, per poi svuotarne il contenuto nella ciotola del gatto.
"Ecco a te Olly, mangione che non sei altro."
Ricambia facendomi ancora le fusa.
Lascio Oliver e la sua cena da soli, e torno nella mia stanza a cercare un libro da leggere.
Tra i molti scaffali della mia libreria a muro e tra le pile di libri sparse per la casa trovo una raccolta di racconti di Edgar Allan Poe.
Prendo il libro, mi siedo sulla mia poltrona e comincio a leggere.
Mi perdo nella lettura di quei racconti horror, ma vengo riportata alla realtà dallo squillo del mio telefono.
É Ed, il mio migliore amico.
"Ed, che vuoi ora?"
"Ehi carotina, vacci piano, ho solo dimenticato le chiavi dell'appartamento, apri." mi risponde divertito, prima di riattaccare.
Gli apro la porta e mi abbraccia, come al solito.
"Odio quella stronza di Alessa. Ha rotto la macchina del caffè, di nuovo. E sai che è l'unica cosa che mi mantiene in vita." dice Ed, appena entra in casa.
"Buongiorno anche a te." gli rispondo, divertita.
"Carotina, ho fame." mi dice Ed dal salotto, dove lo trovo sdraiato sul divano.
"Uff, senti chi parla! E poi, Carotino mio, tu hai sempre fame."
"C'è qualcosa in frigo a parte il cibo di Olly?" mi chiede dirigendosi in cucina.
"Si, della carne e dei pomodori." gli rispondo prima di dirigermi in stanza.
Il mio telefono squilla di nuovo, stavolta il numero è sconosciuto.
"Pronto?" rispondo. Se è qualcuno che cerca di vendermi qualcosa come ieri e il giorno prima, quel qualcosa posso sbatterglielo sui denti.
"Liesel, cara, ti hanno assunta alla Black Eagle Enterprises?"
Congelo sul posto per il soprannome e la sua voce a me ben nota: è Alan.
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frozen heart. [h.s.]
FanficLei ghiaccio, lui fuoco. Lei in fuga, lui alla ricerca. Lei con il cuore ghiacciato, lui con il cuore in tempesta. Lei non vuole amare, lui vuole, ma non sa come si fa. dvearshawn© all rights reserved.