Il villaggio dei morti

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Marea non si preoccupò nemmeno del perché la pallida ragazza misteriosa sapesse il suo nome, il suo cervello diceva, anzi urlava una cosa sola:- Scappa, scappa, scappa!-
La quindicenne provò a fuggire ma Lilly la fermò prontamente. Il braccio della fanciulla dai lucidi capelli neri era freddo come quello di un cadavere.
Marea urlò:- Lasciami, ti prego!-
Lilly la guardò tristemente e disse pacatamente:- No adesso vieni con me.-
Le due ragazze si gettarono dalla ripida scogliera, l'Oceano si avvicinava sempre di più e quando mancarono pochi metri allo scontro con l'acqua, a Lilly si velarono gli occhi di nero e nelle gelide acque si creò un buco oscuro dove le due giovani caddero.
Aprendo gli occhi Marea si rese conto di essere in un oscuro villaggio tutto grigio dove camminavano persone allegre e colorate che si sorridevano a vicenda.
Lilly guardò raggiante la sua accompagnatrice ed esclamò:- Benvenuta nel villaggio dei morti!-
Marea non sapeva più che cosa dire non faceva altro che osservare quei fantasmi così umani che le sorridevano.
Lilly cominciò a raccontare a Marea la storia di quel luogo situato nelle profondità dell'Oceano.
- Devi sapere, che in questo posto nulla è reale, ho creato tutto con la mia mente. Sai, mi mettono a mio agio le persone allegre. Peccato che le cose che creo rispecchiano la mia mentalità, il mio modo di essere. Quando sono felice creo cose del genere, quando sono arrabbiata..... Insomma hai capito!- disse sorridendo Lilly.
Marea la guardò, pendeva dalle sue labbra. Non sapeva se stava sognando o meno.
Comunque di una cosa era sicura, se era un sogno non voleva svegliarsi mai più.

La ragazza del mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora