15 - Era perfetto in ogni dettaglio ed era mio.

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Capitolo 15 - Era perfetto in ogni dettaglio ed era mio [Kyungsoo]












Giovedì, 27 Febbraio 2014.







Shisus... la situazione peggiorava di giorno in giorno. Sehun era una maschera di cera in stile zombie e si era persino rifiutato di andare a lezione per due giorni consecutivi.

Che cazzo...

Kai era a casa mia quel pomeriggio. Se ne stava sdraiato sul mio letto con la faccia contro il cuscino, mentre teneva un braccio sulle mie gambe e la mano stretta alla mia maglietta. Io ero lì vicino a lui, appoggiato con la schiena contro i cuscini, intento a studiare per un test non molto lontano.   

Fuori pioveva a dirotto e sentivo in lontananza i chiari rumori di un temporale in avvicinamento.

Amavo i temporali. Anche da piccolo mi mettevo alla finestra e guardavo i fulmini illuminare a giorno la stanza, mentre i tuoni mi rendevano allegro, felice.   

Era così strano per i miei genitori vedermi tanto allegro per un temporale. Di solito i bambini ne avevano il terrore, ma io no.   

Non so dire cosa mi facesse piacere dei temporali. Il rumore forte non mi aveva mai messo paura. Ovviamente anche io mi spaventavo se non mi aspettavo di sentirlo, ma poi in qualche modo mi faceva piacere. Era come se il cielo volesse dire qualcosa, qualcosa di importante che tutti dovevano sentire.

Nonostante il tempo passato, i temporali erano rimasti qualcosa di fantastico per me. 

Invece per Kai erano la rovina. Si spaventava molto facilmente quando sentiva i tuoni, ma per fortuna era completamente assopito in un sonno profondo e il suo sonno era più pesante di qualsiasi animale in letargo.

Il mio ragazzo - oddio davvero?! - si mosse nel sonno. Si era appisolato da poco e lo avevo capito dal suo respiro regolare, gli occhi sigillati e le labbra leggermente schiuse, mentre i capelli giacevano scomposti sul cuscino. Era così bello che non riuscii ad evitare di spostarmi di poco, recuperare la mia da dentro il comodino al mio fianco e scattargli una foto a tradimento.   

Il rumore dello scatto venne nascosto da un tuono profondo ma non troppo forte. Kai infatti non si mosse di un millimetro.   

La foto uscí un secondo dopo e io attesi quei pochi minuti con curiosità, fissando la piccola carta bianca diventare sempre più scura, fino a che i primi contorni non si fecero nitidi. Il naso, le labbra carnose e la pelle bronzea si fecero vedere subito dopo, come i capelli neri e le lenzuola gialle sotto di lui.   

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