CHAPTER FORTY-SEVEN

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Il mio risveglio è traumatico.
Qualcuno sta bussando alla mia porta come un pazzo.

Mi stropiccio gli occhi e guardo il telefono, illuminato da quattro chiamate perse tutte di Louis.

Probabilmente è lui che bussa e per qualche remoto motivo, non ho voglia di aprire la porta e vederlo.

Al decimo colpo, mi alzo e vado ad aprire,ritrovandomi la faccia dei tre ragazzi davanti agli occhi.

«Perché diavolo hai chiuso a chiave?!» urla Louis, arrabbiato.

Sbuffo e non rispondo, prendendo la strada verso la mia stanza ma una mano mi blocca con forza.

«Mi lasci, per piacere? » gli dico a Tommo, con gentilezza.

Già la mia voglia di vederlo è pari a zero, figuriamoci se ho voglia di subirmi qualche stupida scenata.

«Mi spieghi cosa ti prende? » chiede, serio.

Mi fa ridere, perché proprio non capisce che tutto quello che sta succedendo è solo colpa sua.

Dopo la ramanzina costituita dal 'fanculo' costante della sera prima, mi stupisce che continui a chiedermi cosa io abbia.

« Ma sei scemo, o cosa? » gli chiedo, perplessa.

Lui sgrana gli occhi e mi lascia il braccio.

« Dai ragazzi, non litigate di nuovo..» ci dice Liam, alzando le mani in aria.

Niall si è seduto nel divano e sta sgranocchiando qualche patatina che ha racattato dalla dispensa, non curante di quello che gli sta succendo attorno.

Vado verso la mia stanza e non chiudo neanche la porta. Ho solo voglia di vedere Harry e parlare con lui.

Alcuni minuti dopo, ho fatto la valigia e sono pronta per uscire.
Mando di fretta un messaggio e aspetto la sua risposta.

Da Hazza: " ci vediamo tra mezz'ora a casa mia, piccola. "

Dopo aver letto il suo 'piccola' sento il viso in fiamme e le farfalle che mi accompagnano ormai da anni, le sento volare nello stomaco come pazze.

Prendo gli occhiali da sole, insieme alla borsa e le mie cose e vado diretta verso l'uscita della stanza.

«Dove stai andando? » mi chiede Niall, girandosi con le bricciole delle patatine sulle labbra.

« Sto andando da Harry. » gli dico secca e Louis si alza in piedi di scatto, facendo cadere la sedia per terra.

Mi volto e lo guardo, ha i pugni lungo il busto, bianchi per la pressione.
Gli occhi sono diventati più scuri e lucidi e i suoi capelli sono arruffatti.

«Hai qualche problema, a riguardo? » gli chiedo,sapendo perfettamente cosa lo turbi tanto.

«Tu.. » dice. « Tu dovresti smetterla di cercare la felicità nello stesso luogo in cui l'hai persa. »

Liam si mette una mano sulla bocca e l'altra la muove agitato, temendo una risposta da parte mia.

E invece io non dico niente, sorrido e mi volto uscendo da quella stanza piena di gente, che mi sembrava la migliore per me e che invece ora, mi soffoca e basta.

**

Sono le h 13:00 quando giungo finalmente, a casa di Harry.

Suono il campanello e ne sento l'eco in tutta la villa.
Non pensavo che Hazza fosse tipo da grande lusso, proprio non lo immaginavo.

Little Things || Harry StylesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora