Il mio risveglio è traumatico.
Qualcuno sta bussando alla mia porta come un pazzo.Mi stropiccio gli occhi e guardo il telefono, illuminato da quattro chiamate perse tutte di Louis.
Probabilmente è lui che bussa e per qualche remoto motivo, non ho voglia di aprire la porta e vederlo.
Al decimo colpo, mi alzo e vado ad aprire,ritrovandomi la faccia dei tre ragazzi davanti agli occhi.
«Perché diavolo hai chiuso a chiave?!» urla Louis, arrabbiato.
Sbuffo e non rispondo, prendendo la strada verso la mia stanza ma una mano mi blocca con forza.
«Mi lasci, per piacere? » gli dico a Tommo, con gentilezza.
Già la mia voglia di vederlo è pari a zero, figuriamoci se ho voglia di subirmi qualche stupida scenata.
«Mi spieghi cosa ti prende? » chiede, serio.
Mi fa ridere, perché proprio non capisce che tutto quello che sta succedendo è solo colpa sua.
Dopo la ramanzina costituita dal 'fanculo' costante della sera prima, mi stupisce che continui a chiedermi cosa io abbia.
« Ma sei scemo, o cosa? » gli chiedo, perplessa.
Lui sgrana gli occhi e mi lascia il braccio.
« Dai ragazzi, non litigate di nuovo..» ci dice Liam, alzando le mani in aria.
Niall si è seduto nel divano e sta sgranocchiando qualche patatina che ha racattato dalla dispensa, non curante di quello che gli sta succendo attorno.
Vado verso la mia stanza e non chiudo neanche la porta. Ho solo voglia di vedere Harry e parlare con lui.
Alcuni minuti dopo, ho fatto la valigia e sono pronta per uscire.
Mando di fretta un messaggio e aspetto la sua risposta.Da Hazza: " ci vediamo tra mezz'ora a casa mia, piccola. "
Dopo aver letto il suo 'piccola' sento il viso in fiamme e le farfalle che mi accompagnano ormai da anni, le sento volare nello stomaco come pazze.
Prendo gli occhiali da sole, insieme alla borsa e le mie cose e vado diretta verso l'uscita della stanza.
«Dove stai andando? » mi chiede Niall, girandosi con le bricciole delle patatine sulle labbra.
« Sto andando da Harry. » gli dico secca e Louis si alza in piedi di scatto, facendo cadere la sedia per terra.
Mi volto e lo guardo, ha i pugni lungo il busto, bianchi per la pressione.
Gli occhi sono diventati più scuri e lucidi e i suoi capelli sono arruffatti.«Hai qualche problema, a riguardo? » gli chiedo,sapendo perfettamente cosa lo turbi tanto.
«Tu.. » dice. « Tu dovresti smetterla di cercare la felicità nello stesso luogo in cui l'hai persa. »
Liam si mette una mano sulla bocca e l'altra la muove agitato, temendo una risposta da parte mia.
E invece io non dico niente, sorrido e mi volto uscendo da quella stanza piena di gente, che mi sembrava la migliore per me e che invece ora, mi soffoca e basta.
**
Sono le h 13:00 quando giungo finalmente, a casa di Harry.
Suono il campanello e ne sento l'eco in tutta la villa.
Non pensavo che Hazza fosse tipo da grande lusso, proprio non lo immaginavo.
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Little Things || Harry Styles
FanfictionElizabeth Cohen è una ragazza di ventitrè anni: ha passato la sua vita in un continuo limbo causato da sfortune di vita. Una mattina d'estate riceve un'e-mail da una famosa casa editrice di Londra, la Harold's England. Finalmente sente che la sua vi...