Sono a casa sul mio letto.
Sto ancora pensando a quel che è successo oggi a scuola.Dovrei dirlo a qualcuno?
No, non voglio morire.Ho paura. E se dovesse tormentarmi?
Devo parlane con qualcuno.
Prendo l'iPhone e digito sulla tastiera il numero di cellulare di Liz.
Risponde dopo quattro o cinque squilli.
-Ciao Gwen.-
-Liz, devo raccontarti una cosa.. Importante.-
-Dica Cook.-
-Hai presente Gray?-
-Derek Gray?-
-Si, lui.-
-Che ha combinato quel coglione?-Dopo avergli raccontato tutto..
-Devi dirlo a tuo padre Gwen.-
-No, quello mi ammazza sul serio.-
-Lo dico a tuo padre.-
-Provaci e dopo non rivolgermi più la parola.-
-Gwen devi dirglielo.-
-No, mela cavo da sola.-Entra Marlene in camera cantando una canzone dei The Kolors(?)
-Non trovi abbia una bellissima voce?- mi chiede.
Ma è seria? -_-
-Si si.- mento.
È stonata come una gallina strozzata.
Olè ho trovato un difetto in lei.
-Ti piacciono i The Kolors?- mi chiede.
Non mi rivolge mai la parola, ed ora si è messa a cercare di fare un discorso con me?
-Si, ma preferisco Briga.- rispondo.
-Da una tipetta come te, c'era da aspettarselo.. Come fai ad ascoltare tutte quelle canzonacce.-
Vuole la guerra?
-Briga è un coglione, come Guè, Marracash e tutta l'altra mondizzia che ascolti.-
Ora l'ammazzo.
-Ritira subito quello che hai appena detto.- le urlo.
-Briga è uno sfigato e chi l'ho ascolta e come lui, UNO SFIGATO!- incalca sulle ultime due parole.
-Io ti distruggo puttana!- le urlo e gli salto addosso.
-Papà!- urla lei.
Come si permette? Mio padre non è suo padre.
Entra in camera papà e ci divide.
-Io ho provato a farci amicizia ma lei è un mostro!- dice a papà, che mi sta guardando con una faccia da "sei una delusione".
-La prossima volta finisci all'ospedale Barbie!- le urlo mentre sta per uscire dalla stanza.
-Malata di mente ricoverati.-
****
Sono sulla strada per andare a scuola.
Invasa dai miei pensieri su chi vado addosso?Dereck. Dereck Gray.
Lo guardo impaurita.
-Mi. Mi. Mi dispiace.- balbetto.
-L'hai detto a qualcuno?-
-No.- guardo verso il basso.
-Non andiamo a scuola oggi.-Mi sembra un ordine.
-Devo andarci.- gli dico.
-Non ci andrai.-Mi stringe a sè e mi tocca il sedere.
Lo spingo via.-Coglione.- gli urlo, sorride.
-Dai vieni con me.-
Mi prende la mano e mi porta in un bosco.
-Io. Io. Devo andare a scuola.-
Sto tremando. Ho paura. Mi ha trascinata in questo bosco del cazzo con la forza.
-Togliti i pantaloni.- mi ordina.
-Tu sei pazzo.-Tento a scappare ma mi ferma.
Mi blocca. Non riesco a muovermi.-Io ottengo sempre quello che voglio, ok?-
Mi arrendo a lui, tanto non servirà a niente scappare.
Mi sfila i jeans e la maglietta.
Mi sento debole. Senza forze. Non posso ribellarmi o mi farà del male. Lui è un pazzo.
Mi bacia il collo e mi tocca ovunque.
-Sei bella.- mi dice.
Lo odio. Lo odio. Lo odio.
Mi prende la mano e arriviamo ad una casetta vicino al lago.
Ci entriamo.
Mi fa sdraiare sul letto e si spoglia pure lui.Si mette sopra di me a cavalcioni.
Ho paura. Ho paura. Lo odio.
Mi bacia il collo e mi tocca da per tutto.
C'è troppo silenzio, mi sento la testa scoppiare.
-Lasciami ti prego.- lo scongiuro ma niente da fare.
Mi sfila il reggiseno.
Chiudo gli occhi.Le lacrime scendono come un fiume dai miei occhi castani quando lo sento farsi spazio dentro me.
-Lasciami.- riesco a dire.
Gli graffio la schiena.
Aumenta la velocità.. Il dolore si trasforma in piacere dopo pochi secondi.
Veniamo insieme.
Si distende sul letto affianco a me.
Rimango immobile.
Vorrei scappare, ma se ci provo mi farà del male.
-Perché mi fai questo?- piango.
-Ti ho solo fatto godere bambina.- mi sorride.
-Malato di mente.- gli urlo.
-Ehi zitta ok??-
-Ok.--Tra poco lo rifacciamo.- chiude gli occhi.
Sto ancora piangendo.
-Pensavo fossi vergine, mi sbagliavo.-
Fanculo brutto stronzo senza cuore.
Chiudo gli occhi.. Le lacrime bruciano.
In questo momento dovrei essere a scuola non qui con questo coglione.
Mi bacia. Mi fa venire il volta stomaco. Bastardo.
-Smettila di piangere, abbiamo fatto solo sesso.-
-Mi hai costretta.-
_______________
Alla prossima..
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Romance-Meriti qualcuno che voglia volerti sul serio. Che ti stringa forte le mani se non trovi le parole, che ti sfiori gli angoli della bocca quando un bacio non sa bastare, che conosca a memoria le tue debolezze e non tele faccia pesare, che accarezzi l...