Il gruppo si divise: Salvo e Dario si diressero con la macchina di quest'ultimo a casa di Tolomeo; mentre Linda e Brenda presero un taxi per raggiungere la villa di Tina, dove Michelangelo e Alberto si erano trasferiti da quando la sorella era stata arrestata
Le due donne erano sedute una di fianco all'altra mentre il loro mezzo di trasporto sfrecciava sulla carreggiata per raggiungere la periferia di Perugia. Entrambe stavano studiando in silenzio i disegni dello stemma, confrontavano i due fogli senza scorgere alcuna differenza. Linda era convinta che quei disegni rappresentassero qualcosa di significativo, ma era completamente in alto mare, abbandonata su una canoa in mezzo a onde minacciose.
"Vogliono dire qualcosa, ne sono sicura. L'assassino vuole che qualcuno capisca chi è, senza lasciare troppi sospetti in giro." Disse a Brenda senza alzare lo sguardo dallo stemma.
"Intendi dire che è una forma di ripicca?" Brenda aggrottò la fronte. "Vuoi dire che..."
"Non lo so cosa voglio dire, Brenda. Questo caso sembrava così semplice e invece si sta rivelando complicato. Sappiamo che Tina non può essere stata a uccidere il proprietario del bar perché è rinchiusa in una cella. Tra pochi minuti parleremo con i fratelli Alunni, i maggiori sospettati, entrambi ritornati a vivere nella villa di famiglia. Forse riusciremo a capire qualcosa di più."
"Anche Tolomeo è entrato nella rosa dei sospettati." Ricordò Brenda. "Avrebbe tutte le carte in regola per essere il killer che stiamo cercando: l'unico a conoscere le due vittime."
Linda sospirò, "Non lo so. È tutto strano..."
"L'assassino potrebbe anche essere un pazzo, esterno alle vite delle due persone morte. Qualcuno che si diverte a uccidere." Brenda ripose il foglio dello stemma nella cartellina. "E questo disegno è solo un modo per farsi riconoscere."
Linda non sembrò convinta, "Sarebbe una coincidenza strana che entrambi conoscessero Tolomeo. Ma se fosse stato lui perché lo avrebbe fatto? In fondo Morena ha cresciuto i suoi figli."
"E se in realtà lui non volesse abbandonarli?" Gli occhi di Brenda si illuminarono. "Se fosse stato costretto a lasciarli? L'artefice potrebbe essere stata proprio Morena: avrebbe minacciato Tolomeo in qualche modo, non solo per godere del patrimonio ma anche della villa, e per non destare sospetti si è creata questa storiella."
"Ma i documenti dicono che Tolomeo aveva realmente una donna più giovane e le ha anche comprato una casa." Linda non si fece prendere dall'euforia di quella pista. "Ma la tua idea non era male: avremmo avuto il movente."
Brenda si rattristì, "Mi faccio prendere sempre dall'eccitazione e non rifletto. Ho ancora tanto da imparare..."
Linda sorrise dolcemente, "L'esperienza aiuta. Ora, però, pensiamo ai due fratelli Alunni. Loro potrebbero nascondere indizi importanti sul caso."
Per arrivare alla villa ci impiegarono trentacinque minuti, pagarono il tassista (tanto Salvo e Dario le avrebbero raggiunte in seguito con la loro auto) e si avviarono al cancello elettrico che separava la proprietà privata dalla strada.
"Ricordi tutti i metodi da usare per l'interrogatorio?" Domandò Linda, il suo sguardo serio era in grado di intimidire la sua collega. Aveva addestrato sia Brenda che Dario con sistemi ideati e studiati da lei e Salvo, mescolando aspetti psicologici e tecnici e inserendo attenzioni sulla gestualità del viso e degli arti. Anche le parole scelte nelle domande avevano un peso determinante.
Brenda annuì e sentì l'ansia aumentare. Lavorare a stretto contatto con Linda la innervosiva, si sentiva sempre sotto esame. Preferiva agire con Salvo che era più tranquillo e lasciava spazio alle azioni intuitive che spesso la caratterizzavano.
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Lo stemma (I gialli dei fratelli Valente)
Mystery / ThrillerTina è una ragazza di vent'anni che soffre a causa del suo aspetto poco gradevole: ha uno strabismo molto accentuato. L'autostima non crolla quando si guarda allo specchio, ma solo dopo le continue parole taglienti della sua matrigna, che non perde...