Capitolo 4

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Io non volevo dire a mia madre che mi ero innamorato di una strega; ma non so come fece, ma mi scoprì e mi sgridò
Mamma di Alessio : non voglio che quella strega ti faccia del male, ho paura per la tua incolumità, perciò, ti proibisco di tornare a vederti con questa Daisy! E ora vai in camera tua.
Io non riuscii a capire, come sapeva che quando ero fuori casa, stavo con Daisy? L'unica cosa che sapevo era che non potevo non vedere Daisy. Allora, aspetta che mia madre uscisse per poi sgattaiolare fuori da casa attraverso la finestra dello scantinato. Ci volle un po', dato che la finestra era molto più piccola rispetto a me, ma tuttavia riuscii ad andare da Daisy. Arrivai davanti alla porta di casa sua, neanche la sfiorai che subito sentii provenire la voce di Daisy dalla sua finestra della scantinato dire
Daisy: entra da questa finestra, non ti far vedere
Non era proprio la mia giornata fortunata, già ero passato (non so come) dalla finestra del mio scantinato, ma quella di Daisy era ancora più piccola! Mi ricordo soltanto che chiusi gli occhi, mi misi a quattro zampe e, per miracolo, passai dalla finestra senza sforzi. Riaprì gli occhi e davanti a me c'era Daisy, ma era cambiata, era solo dieci volte più grande di prima! Solo due erano le risposte: o era colpa di Daisy, o era colpa di Daisy. In un attimo, Daisy diventò piccola quanto me; io per scherzare dissi
Alessio: bene, da oggi ci potranno chiamare pollicino e pollicina.
Daisy: non gridare, c'è mia madre qui! Non mi ricordo se te l'ho detto, ma mia madre è Baba Yaga, e a lei non piacciono molto gli umani!
Feci appena in tempo a mettermi dietro una vecchia partiera, che subito la porta si aprì ed io e Daisy tornammo alla nostra grandezza naturale e lei fece allontanare sua madre da lì. Io, rimasto lì solo, scrissi un biglietto per Daisy che diceva: Daisy, io sono tornato a casa mia, anche mia madre ha scoperto che mi vedo con una strega, credo che sia meglio se non ci vediamo fino a quando tua madre non se ne sarà andata; intanto farò calmare mia madre, quando la tua se ne andrà, mandami un biglietto sotto il  cuscino, così potremmo rivederci! A presto.

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